UAI – Divulgazione Inclusiva: definizione e obiettivi

1. Premesse

1.1 La “Divulgazione Inclusiva”

La scienza, e in particolare l’astronomia, offrono stimoli intellettuali di grande valore per chiunque, alimentando la naturale curiosità umana, la sete di sapere com’è fatto e come funziona il nostro mondo, di scoprire “cosa c’è dietro l’angolo”. A sottolinearne il valore anche la Costituzione, che nell’articolo 9 recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica…”, e nell’articolo 33 continua con “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento…”. La divulgazione scientifica, se rivolta a tutti e quindi veramente inclusiva, è un atto di democrazia, nonché un contributo alla crescita della società.

Che vuol dire divulgazione inclusiva? In sintesi, si tratta di rendere accessibile a tutti le stesse informazioni e le esperienze, e quindi di beneficiare delle finalità dell’evento, per viverlo e goderlo con piena soddisfazione, nel modo più autonomo, attivo ed utile per sé e per gli altri, nonostante le varie necessità ed esigenze personali. L’inclusività passa quindi attraverso la completa e universale accessibilità dell’attività divulgativa senza dividere i fruitori dell’evento, dedicando tempi e luoghi diversi, in funzione delle diverse abilità. La divulgazione inclusiva è quindi basata sul concetto di Universal Design (Progettazione per Tutti), una divulgazione accessibile a tutti, a prescindere dall’eventuale presenza di particolari condizioni di disabilità.

La divulgazione inclusiva dell’Astronomia sta emergendo come nuova, articolata disciplina, che richiede competenze in tre aree distinte:

  • Astronomia
  • Divulgazione scientifica
  • Discipline specifiche di didattica per persone con disabilità, quali Tiflologia, ecc.

1.2. La Sezione Nazionale UAI – Divulgazione Inclusiva

In Italia alcune associazioni astrofile hanno sviluppato in maniera spontanea e indipendente significative esperienze di divulgazione/didattica accessibile e inclusiva, ormai consolidate negli anni.

La UAI nel 2016 ha promosso il progetto “Stelle per Tutti”, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con co-finanziamento nell’ambito della Legge 383/2000 – linee di indirizzo 2015, con la finalità di diffondere e istituzionalizzare la Divulgazione Inclusiva mettendo in rete le associazioni interessate su tutto il territorio nazionale. Tale progetto è stato realizzato con invito di partecipazione a tutte le delegazioni territoriali, alcune delle quali si sono attivate e hanno reso possibile la realizzazione dei programmi di progetto.

A conclusione del progetto finanziato, l’iniziativa ha continuato a fiorire, con l’adesione di altre associazioni già attive nel settore o interessate a intraprendere l’attività. Questo gruppo di lavoro costituisce oggi la Sezione Nazionale UAI – Divulgazione Inclusiva (UAI-DI), che lavora all’omonimo Programma Nazionale. La partecipazione ai lavori della Sezione Nazionale è aperta ad associazioni astrofile interessate ad attivarsi in questa nuova disciplina della “Divulgazione Inclusiva”

1.3. Il contesto

Per la sua novità e complessità, al momento non sono stati trovati riferimenti consolidati a livello nazionale o internazionale. Esiste una attenzione e un gruppo di lavoro in ambito International Astronomical Union (IAU), col quale questo gruppo è in contatto.
Per la tiflologia e le attività per i non vedenti, il riferimento in Italia è la IRIFOR, che è parte della Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), in concerto con le quali IRIFOR e UICI molte delle attività di questo gruppo sono state organizzate.

2. Obiettivi

2.1. Missione

Questo gruppo si prefigge la missione di creare un riferimento in Italia per la nuova disciplina della “Divulgazione Inclusiva” in campo astronomico, sia per le associazioni astrofile che per le associazioni di categoria, per gli enti istituzionali, per la stampa e per il pubblico, in modo da facilitarne lo sviluppo tramite la diffusione e il continuo sviluppo delle esperienze concrete.

2.2. Obiettivi

Per perseguire la propria missione, il gruppo UAI-DI si prefigge i seguenti obiettivi:

  1. Costruire una comunità di astrofili attivi, o interessati ad attivarsi, nella divulgazione inclusiva, intesa come la divulgazione della astronomia e della scienza in genere in maniera che includa persone con disabilità. La partecipazione al gruppo è aperta a tutti, ed è auspicata per rappresentanti di enti nazionali e internazionali attivi nella stessa area. Non ci sono limitazioni ai tipi di disabilità interessati: sensoriali, motorie, intellettive e cognitive.
  2. Diventare un centro di eccellenza della “Divulgazione Inclusiva”, nuova disciplina intersezione di astronomia, didattica e conoscenze delle specifiche disabilità (es: tiflologia). Promuovere e facilitare la ricerca in ambito di questa disciplina da parte delle associazioni astrofile anche in cooperazione con entità esterne.
  3. Definire e condividere “best practice”, sia per la costruzione di strumentazione che per la definizione di metodologie operative e “attività tipo”. Lo scopo finale è di costruire una “conoscenza collettiva” che sia patrimonio di tutti, e che costituisca le basi acquisite su cui sperimentare e fare ulteriore ricerca.
  4. Fornire assistenza alle associazioni di astrofili e agli astrofili che intendano attivarsi nella divulgazione inclusiva, facilitandone la crescita iniziale.
  5. Costituire un riferimento unitario delle associazioni astrofile verso le entità esterne a livello nazionale o internazionale. Questo con lo scopo di facilitare, per le entità esterne, l’interazione con la comunità e l’accesso al patrimonio di conoscenze e competenze della stessa, nonché ad informazioni operative quali programma degli eventi. Esempi di entità esterne sono le associazioni di categoria, gli enti di ricerca (università, INAF, ecc.), pubblica amministrazione centrale (ad esempio ministeri), entità estere (IAU, associazioni astrofile di altri paesi)
  6. Costituire un riferimento per il pubblico interessato, quali persone con disabilità o stampa, per avere accesso a informazioni sulle attività del gruppo, sia di riferimento su Divulgazione Inclusiva in generale, che operative relativamente alle associazioni coinvolte e alle attività in programma.
  7. Creare e mantenere contatti con associazioni di categoria ed enti di ricerca per l’individuazione di sinergie ed attività comuni che consentano sia la condivisione di best practice che la realizzazione di progetti di ampio respiro di divulgazione inclusiva. Promuovere o partecipare a proposte progettuali per finanziamenti pubblici in partnership con associazioni di categoria ed enti di ricerca.