
L’immagine è quasi quadrata. Lo sfondo è il cielo buio, nero, sul quale si distinguono tantissimi punti luminosi di colori diversi, senza un soggetto principale. Se la foto fosse stampata 15×15 centimetri, questi punti avrebbero dimensioni da meno di un millimetro fino a 6-7 millimetri. Questi punti sono le immagini di poche stelle e moltissime galassie. Vi è una stella più luminosa verso il centro, un’altra decina abbastanza luminose distribuite sulla foto, e diverse più piccole. Quello che impressiona è il numero di galassie, per molte delle quali si distingue la forma anche sono molto piccole: piccoli ovali o piccole spirali viste da prospettive diverse. Alcune immagini di galassie sono allungate e deformate a formare piccole porzioni di arco di pochi gradi con centro verso il centro dell’immagine. Al centro dell’immagine vi sono concentrate quattro galassie, sempre piccole ma più luminose delle altre, circondate da una decina di luminosità minore distribuite irregolarmente.
Il Telescopio Spaziale James Webb Space ha fornito l’immagine a infrarossi più profonda e nitida dell’universo lontano finora disponibile. Conosciuto come il “primo campo profondo di Webb”, questa immagine dell’ammasso di galassie SMACS 0723 è traboccante di dettagli. Migliaia di galassie, inclusi gli oggetti più deboli mai osservati nell’infrarosso, sono apparse per la prima volta alla vista del Telescopio Webb. Questa fetta del vasto universo copre un’area di cielo corrispondente all’incirca alle dimensioni di un granello di sabbia tenuto a distanza di un braccio.
L’immagine mostra l’ammasso di galassie SMACS 0723 come appariva 4,6 miliardi di anni fa, quando partì la luce registrata dal Telescopio Webb. La massa combinata di questo ammasso di galassie agisce come una lente gravitazionale, cioè curva i raggi di luce concentrandoli come farebbe una lente di vetro, ingrandendo le galassie molto più lontane dietro di esso. La NIRCam del Telescopio Webb è riuscita a riprendere nitidamente le galassie più lontane, rivelando strutture minuscole e deboli mai state viste prima, tra cui ammassi stellari e formazioni diffuse. Con l’indagine del Telescopio Webb sulle prime galassie dell’universo i ricercatori inizieranno presto a saperne di più sulle masse, le età, le storie e le composizioni delle galassie.
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