Astronomia ed attività spaziali fra scienza, musica ed arti varie
Per celebrare il “Dantedì” del 2020 si propone questa presentazione dal titolo ispirato al verso liberatorio con cui Dante accompagna la fine dell’avventura all’Inferno dei due protagonisti.
A partire dal 2020, il 25 Marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, il governo italiano ha introdotto la celebrazione del “Dantedì”, la giornata dedicata a Dante Alighieri. Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.
Questa sessione, proposta a tutti ma pensata in particolare per le persone con disabilità visiva, espone un percorso nella storia alla scoperta dei legami tra astronomia e “canto”, in omaggio al ruolo di Dante quale sommo poeta della condizione umana “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. Esistono infatti connessioni tra astronomia e “canto”, inteso anche in senso musicale, a partire da Pitagora, che esploreranno i tanti legami tra personaggi quali Galileo, Paganini, i fratelli Herschel, Puccini, Van Gogh, ma che coinvolgono anche poeti e musicisti minori, nonché… l’equipaggio dell’Apollo 11.
La sessione è proposta con il supporto della Unione Astrofili Italiani – Sezione Nazionale Divulgazione Inclusiva, e IRIFOR della Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.