Corso di Astronomia per Ciechi – Resoconto Latina

Foto 1 – I partecipanti

Il corso è stato molto apprezzato dai partecipanti provenienti da diverse regioni italiane; infatti anche se oggi hanno accesso, come noi, a tutta la letteratura astronomica cartacea o digitale che sia, questo materiale è basato su rimandi ad immagini, grafici e modelli che non vengono descritti in un modo a loro accessibile. Ecco quindi la necessità di abbattere in astronomia le “barriere concettuali”, analogo delle più famose barriere architettoniche, le quali precludono l’accesso a questa meravigliosa scienza.

Nelle cinque lezioni  programmate il gruppo di partecipanti è stato diviso in due sottogruppi di quattro persone l’uno. Le esperienze passate dimostrano che questi sono i numeri ideali per un corso del genere: infatti se è possibile parlare e far lezione ad una platea pressoché infinita di vedenti, così non è per i ciechi i quali necessitano di poter osservare i vari strumenti didattici con le mani uno per volta. Il corso ha fatto use della strumentazione appositamente ideata e realizzata, in copie multiple, dall’Associazione Pontina di Astronomia.

Foto 2 – La sfera celeste

Tale strumentazione, unica quindi nel suo genere, permette di comprendere alcuni complicati fenomeni astronomici che si verificano nelle quattro dimensioni e che quindi non possono venir spiegati semplicemente a parole. Si parte da oggetti molto semplici e autodescrittivi come la riproduzione delle dimensioni dei pianeti del sistema solare in scala o la fune delle distanze reciproche di essi per passare a  strumenti molto più complessi, anche motorizzati come la sfera celeste di Foto 2 .

Il Corso Residenziale di Astronomia è stato anche occasione di incontro e conoscenza del territorio da parte dei partecipanti: durante i pomeriggi e sere sono state organizzate varie visite a luoghi di particolare interesse del territorio Pontino, come ad esempio a Nettuno per visitare  il museo delle sculture in ferro battuto di Mario Righini, e la visita all’aeroporto militare “E. Comani”, visita quest’ultima estremamente apprezzata per la possibilità data ai vari partecipanti di indossare paracadute e casco da pilota, nonché di salire a bordo e sedersi ai comandi del velivolo per la foto-ricordo.