In data 11 Settembre 2013 alle 20:07 T.U. un meteoroide avente dimensioni di circa 1 metro e con una massa intorno ai 400 kg è caduto sulla Luna ad una velocità di circa 61.000 km/h.
Questo evento è stato osservato e registrato da un team di astronomi spagnoli dell’Università di Huelva (Spagna) che hanno ripreso l’esplosione al momento dell’impatto, e nell’immagine seguente ripresa da telescopi spagnoli del team posti a Siviglia (Spagna) si vede chiaramente in basso una macchia circolare di una forte intensità luminosa che si è formata al momento dell’impatto, e la luce dell’esplosione ha avuto una durata eccezionale di 8 secondi, e per capire bene l’importanza del fenomeno in questione è importante sottolineare che la durata media di un flash luminoso da impatto derivato dalla caduta di un meteoroide sulla Luna è di 1/10 di secondo, qundi l’impatto dell’11 Settembre dovrebbe essere stato quello più forte osservato finora dalla Terra.
La freccia rossa indica la macchia luminosa circolare dell’esplosione al momento dell’impatto del meteoroide sulla superficie lunare
Si stima che l’energia sprigionata dall’esplosione sia stata equivalente ad una quantità di esplosivo pari a circa 15 tonnellate di TNT, ed il cratere formatosi dopo l’impatto dovrebbe essere intorno a 40 metri di diametro e situato nella zona del del cratere Opelt all’interno del mare Nubium.
Questo tipo di fenomeni transitori lunari che hanno origine esterne al nostro satellite naturale sono abbastanza frequenti e sono stati osservati e registrati a partire dal 1999, e da quel momento in poi è iniziato a livello mondiale un programma di ricerca vero e proprio di importante livello scientifico, e al quale la Sezione Luna ha iniziato a partecipare.
Antonio Mercatali
Responsabile SEZIONE LUNA UAI