In memoria di Silvano Casulli

26 Luglio 2018 / Commenti disabilitati su In memoria di Silvano Casulli

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Silvano Casulli Ho conosciuto Silvano Casulli il 27 aprile 1991 quando Andrea Boattini ed io, fummo invitati ad una riunione di astrometristi a Madonna di Dossobuono (VR) da Marco Cavagna che come noi si occupava di stima di stelle variabili.

Boattini ed io volevamo imparare la tecnica di fare foto astronomiche per far ricerca di SN, dicevamo che gli asteroidi a noi non interessavano.

In quei tempi fare astrometria voleva dire fotografare con pellicola il cielo e confrontare con un blink due lastre per evidenziare e, con un misuratore di lastre, ricavare la posizione degli asteroidi riconosciuti.
Un lavoro da certosini.
Eravamo pochi, forse una dozzina di astrofili, dicemmo – la crema dell’astrofilia italiana – .
Inutile dire che alla fine della giornata eravamo anche noi gia’ convinti che il campo asteroidale ci avrebbe preso alla grande.
Fotografare il cielo con lastre fotografiche voleva dire anche lunghi tempidi esposizione oltre a trattamento di ipersensibilizzazone delle TP2415 usate e quindi telescopi di guida che presto furono attrezzati con un CCDST4 Sbig.
Tutta questa lunga descrizione per dire che Silvano Casulli e’ stato ilprimo in Italia a riprendere con questa CCD un asteroide, questo ha permesso il salto di qualita’ notevole per la precisione delle misure astrometriche.

Presto l’ST4 fu sostituita dall’ST6 che ordinammo in molti in quel periodo, la mia arrivo’ per prima, Andrea ed io la sballammo a Terni da Tonino e il suo team di cui Silvano faceva parte in maniera massiccia, in modo da anticipare i tempi per produrre un programma che permettesse di elaborare i dati.
Era un vulcano di idee ed era un astronomo non professionista!!!!

Il risultato si e’ visto: ha scoperto 192 Asteroidi e 50 stelle variabili a breve periodo in 5 ammassi globulari.
L’osservatorio di Ginevra gli accredita di aver contribuito a determinare tra il 2005 e il 2015 il periodo di rotazione di duecentotre asteroidi,
uno studio svolto con il telescopio spaziale Hubble per verificare l’esistenza di asteroidi che in passato erano comete.

Dico grazie Silvano per l’esempio che ci hai dato, sono orgogliosa di averti conosciuto e aver collaborato con te e tutti del Gia, dove ho capito che la collaborazione e’ importante perche’ da soli si va poco lontano.

Maura Tombelli