Nuovo logo UAI: storia di una evoluzione

La UAI ha da tempi storici il suo logo. Disegnato a china su lucido ancora conservato da Roberto Bizzotto, già Presidente UAI e per oltre tre lustri responsabile della rivista Astronomia, sulla base di un bozzetto originale del compianto Francesco Cerchio, allora Presidente UAI, fu presentato al Congresso Nazionale di Padova a settembre 1982. Nello stesso Congresso il prof. Giancarlo Favero contribuì a convincere Cerchio ad “alzare un po’” l’originale puntamento dello strumento.  Il logo è così descritto nel Regolamento: «… di colore azzurro, è costituito dalle iniziali maiuscole e stilizzate “UAI” sistemate in modo che la “I” costituisca il tubo di un telescopio, la “U” la montatura a forcella dello stesso, la “A” il suo basamento. Il tutto è inserito in una corona circolare con le scritte “Unione Astrofili Italiani” e “U.A.I.”». Certo, l’aspetto denuncia l’età rispecchiando stili grafici forse non più attuali, ma comunque è un simbolo a cui molti astrofili italiani sono fortemente legati.

Nel 2018 una persona vicina all’associazione che fa di professione la grafica, Rosa Tedesco, inviò spontaneamente al Presidente UAI dell’epoca una rielaborazione in chiave moderna del logo tradizionale. Il lavoro fu apprezzato, ma il Consiglio Direttivo era completamente assorbito dal profondo processo di riforma avviato in seno alla UAI stessa da alcuni anni, prossimo a concretizzarsi nella elezione dei rinnovati organi sociali al Congresso di maggio 2019. Per questo motivo il Consiglio Direttivo accantonò la proposta.

Le elezioni del 2019 videro la messa a regime della nuova struttura associativa, con l’elezione di un nuovo Presidente e il rinnovo del Consiglio Nazionale, cambiandone anche il nome.

A novembre 2020 un’altra professionista grafica, Alessia Margarita, propone in maniera spontanea una rielaborazione del logo UAI in chiave moderna, inviandola alla Amministrazione UAI. Questa volta la proposta cade in grembo a un Consiglio Nazionale a pieno regime, rinnovato nei nomi e nella struttura, che accoglie di buon grado la proposta come sigillo del percorso di rinnovamento intrapreso. Dopo qualche modifica e affinamento, il logo viene accettato.

Le due elaborazioni proposte sono frutto di una interpretazione e di un percorso elaborativo simile. Ci sembra per questo giusto riconoscere che nel nuovo logo UAI c’è l’anima di due brave professioniste che hanno avuto ispirazione dal logo e dalla storia UAI per creare spontaneamente due proposte apprezzabili ed apprezzate.

Grazie ad Alessia Margarita e Rosa Tedesco per quanto fatto per il logo UAI.