Triplo riconoscimento per astrofotografo di Civitavecchia: APOD, EPOD ed OPOD

29 Maggio 2020 / Commenti disabilitati su Triplo riconoscimento per astrofotografo di Civitavecchia: APOD, EPOD ed OPOD

Vi segnaliamo

La NASA premia nuovamente una astrofotografia italiana con la pubblicazione di una APOD (Astronomy Picture of the Day) dedicata ad uno degli eventi più suggestivi di questi primi mesi del 2020, la congiunzione Venere – Mercurio.

L’autore è Marco Meniero, che così ci racconta la realizzazione dell’immagine e la sua pubblicazione tra le APOD.

“Oggi, 29 Maggio, la Nasa ha usato una mia immagine come foto del giorno APOD. Tale pubblicazione rappresenta una onorificenza per il mondo dell’astrofotografia perché viene scelta tra moltissime altre realizzate da fotografi di tutto il mondo anche professionisti.

E’ la seconda volta che mi viene concesso questo onore e ne sono orgoglioso visto che perseguo questo hobby da trent’anni.  

La foto riguarda la congiunzione stretta Mercurio-Venere ripresa dal balcone di casa ad Aurelia di Civitavecchia (Roma). E’ stata realizzata il 22 Maggio utilizzando un telescopio Televue Genesis 10cm f/5 ed una Canon Eos1DxMK2. I Pianeti sono apparsi  facendo capolino tra i rami degli eucalipti, i quali hanno incorniciato la scena. Le sfumature del cielo hanno contribuito ad impreziosire l’immagine regalando uno sfondo dai colori brillanti. Si può notare chiaramente il pianeta Venere con la falce. Questo è dovuto alla posizione relativa del pianeta rispetto al Sole ed all’osservatore sulla Terra.

In questi giorni è possibile osservare i due pianeti molto bassi tra le luci del crepuscolo: il diametro di Venere cresce velocemente ed è facilmente apprezzabile con un binocolo. Mercurio generalmente è molto difficile da scorgere, ma la vicinanza a Venere ne facilita l’individuazione, inoltre si alza sull’orizzonte sempre di più fino a raggiungere la massima altezza il 4 Giugno.”

https://apod.nasa.gov/apod/ap200529.html


Non solo APOD.
Nello stesso giorno Marco Meniero si aggiudica la pubblicazione di un’altra fotografia come EPOD  (Earth Science Picture of Day) con l’immagine delle variazioni di luce nel corso del crepuscolo.


“Le foto sono state riprese alla Torre di controllo dell’aeroporto di Viterbo in Italia, l’8 maggio 2020. Ho puntato l’ottica della fotocamera verso la città di Montefiascone, che dalla mia posizione è a nord. La prima foto, in basso a sinistra, è stata scattata alle 13:00 o alle 13:00 ( ora locale ), quindi in senso antiorario alle 20:19 ( tramonto e inizio del crepuscolo civile ), alle 20:50 (inizio del crepuscolo nautico ) e alle 21:29 (inizio del crepuscolo astronomico ). Quando il Sole scende di oltre 18 gradi sotto l’orizzonte, la luminosità del crepuscolo si avvicina allo zero – considerato l’inizio del crepuscolo.”

E per finire  ecco la foto premiata come OPOD (Optic Picture of day). OPOD è del sito AtOptics, il sito più autorevole in materia di fenomeni ottici atmosferici.

“I raggi crepuscolari sono fasci di ombre che derivano da vaste superfici luminose generate dalla luce solare. Queste bande scure sono alternate a fasci luminosi provenienti dal Sole. Tali luci sembrano divergere per un effetto prospettico, in realtà sono parallele fra di loro e provengono da un punto che sembra infinitamente lontano, ovvero il Sole. Tra le zone scure e le zone chiare esiste una porzione di aria parzialmente illuminata, chiamata penombra. Anche l’ombra che genera la Terra è interamente contornata dalla penombra. Le ombre come i raggi crepuscolari non sono mai totalmente scure e talvolta possono essere colorate. La causa può dipendere dal colore della luce che la genera, dal colore dell’oggetto che si interpone e da un fattore psicologico individuale chiamato “adattamento cromatico”. Ad esempio le ombre sulla neve appaiono giallastre quando il sole è all’orizzonte, mentre sembrano blu quando è alto in cielo.”

Marco Meniero (website: http://www.meniero.it/ )