Dopo alcuni anni di ottima guida da parte di Marco Vedovato, la Sezione Nazionale Pianeti dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) ha un nuovo coordinatore: Vincenzo della Vecchia.
La Sezione Pianeti ha una lunga tradizione alle sue spalle, sebbene i tempi oggi siano molto diversi rispetto agli anni in cui nacque, oggi la Sezione ha grandi potenzialità che crediamo di poter valorizzare bene.
Lasciamo la parola al nuovo responsabile: “Mi chiamo Vincenzo della Vecchia, ho 40 anni, di professione process engineer ma da sempre appassionato a tutto tondo di astronomia. Con l’occasione della nomina ufficiale a Coordinatore della Sezione Pianeti – con cui raccolgo il testimone di Marco Vedovato – ringrazio l’UAI per l’opportunità che mi viene offerta che è allo stesso tempo anche una grande responsabilità e una sfida. Innanzitutto ricoprire l’incarico che fu del compianto Marco Falorni è impresa che farebbe tremare i polsi a chiunque, e il sottoscritto non fa eccezione. Non meno impegnativa appare la situazione attuale della Sezione, nella quale tutti i Programmi – una volta floridi – sono inattivi, a parte quello di Giove.
Le direttrici della nuova Sezione saranno il rigore scientifico delle osservazioni, che va anteposto alla mera estetica tanto di moda oggi sui social, e – in quest’epoca dominata dal digitale- la valorizzazione delle osservazioni visuali. Questo non solo per ragioni di continuità storica con una gloriosa tradizione, ma anche perché è mia opinione che non si possa essere buoni imager senza una solida esperienza all’oculare.

In terzo luogo, saranno incentivate collaborazioni internazionali con associazioni quali BAA ed ALPO, con programmi di ricerca comuni e un mutuo, proficuo scambio di informazioni.
Ma ogni programma, per quanto valido, resta lettera morta senza una rete di osservatori a renderlo vivo e attivo. L’Italia non manca di validi visualisti e imager planetari, ed è mio sincero auspicio che la maggior parte di essi vorranno raccogliere l’invito a operare sotto un’unica, grande associazione nazionale per il monitoraggio continuativo e lo studio dei nostri amati pianeti”.
