La scoperta di una cometa relativamente luminosa da parte di un astrofilo è ormai un evento assai raro. Il silenzio si è rotto il 12 agosto di quest’anno quando l’astrofilo giapponese Hideo Nishimura ha scoperto una nuova cometa, comunicata ufficialmente nella circolare Minor Planet Electronic Circular 2023-P87, e denominata C/2023 P1 (Nishimura).
Hideo Nishimura ha già scoperto altre due comete, C/1994 N1 (Nakamura-Nishimura-Machholz) e C/2021 O1 (Nishimura), oltre che moltissime novae e stelle variabili.
Quest’ultima scoperta cade a poca distanza dal passaggio al perielio, che sarà il 18 settembre 2023 quando la cometa si troverà a sole 0,22 unità astronomiche dal Sole. Potenzialmente avvicinandosi molto al Sole potrebbe diventare molto luminosa ma, come sempre, in questi casi bisogna essere molto cauti. Un primo problema è che la cometa avrà sempre una elongazione dal Sole molto piccola ed anche attualmente è osservabile nelle migliori condizioni possibili solo tra le luci dell’alba molto bassa sull’orizzonte; la magnitudine totale visuale attuale è intorno ad 8-8,5. Il chiarore del crepuscolo e l’assorbimento atmosferico legato alla scarsa elevazione sull’orizzonte limitano molto le possibilità, soprattutto visualmente, e infatti è stata scoperta fotograficamente.
Purtroppo l’elongazione andrà diminuendo e al perielio sarà solamente di 12 gradi e la Nishimura tramonterà molto presto, solamente un’ora dopo il Sole. Al momento, estrapolando i dati raccolti, si ricava una magnitudine massima intorno a due al perielio.
La curva di luce preliminare indica anche una luminosità intrinseca non molto elevata (H=0,87) e, statisticamente, questo indica che vi sono poche probabilità che possa sopravvivere al passaggio ravvicinato al Sole. Il nucleo potrebbe frammentarsi o disgregarsi, forse anche prima del perielio, e se questo avverrà la sua luminosità potrebbe temporaneamente aumentare per il rilascio improvviso dei gas e delle polveri racchiuse nel nucleo. In questo caso potrebbe quindi esserci la possibilità di riuscire a intravederla tra le luci del crepuscolo o potrebbe anche spegnersi un po’ alla volta avvicinandosi al Sole svanendo nel nulla. Le previsioni allo stato attuale hanno ancora poco valore e come sempre tutto potrebbe succedere. Stiamo quindi all’erta seguendola in queste settimane nel suo cammino verso il perielio.
A cura di Giannantonio Milani, Responsabile della Sezione di Ricerca “Comete” dell’UAI