In queste pagine è raccolto il lungo viaggio verso il Sole raccontato con le immagini degli astrofili che hanno seguito la cometa Leonard dalla sua scoperta fino ad oggi. Per molti mesi è stato un piccolo e insignificante oggetto che ha catturato l’attenzione solo degli osservatori più appassionati.
Verso fine anno però, avvicinandosi al Sole, ha preso vita mostrandosi come una bella cometa, non spettacolare, e neppure eccessivamente luminosa, ma che ha dato il meglio di sé nelle riprese digitali. Verso dicembre ha sfiorato la visibilità ad occhio nudo, ma solo qualche osservatore più esperto è riuscito ad intravederla da cieli molto limpidi.
In questi mesi autunnali ci aveva tenuto un po’ con il fiato sospeso avendo dato segni preoccupanti di frammentazione, ma, pur con qualche fluttuazione nella luminosità, ha continuato la sua corsa verso il perielio. Avvicinandoci alla fine dell’anno, sempre più bassa sull’orizzonte e immersa nel chiarore del crepuscolo, è divenuta sempre più difficile da osservare per il nostro emisfero, anche se diversi osservatori si sono cimentati con tutti i mezzi, a volte in modo un po’ avventuroso, nel cercare di riprenderla e almeno di intravederla con binocoli e telescopi. Una impresa spesso al limite dell’impossibile.
Mentre noi faticavamo ad osservarla, gli osservatori australi hanno potuto averla più comoda e alta sull’orizzonte dopo il tramonto riprendendo immagini spettacolari dell’evoluzione della coda gassosa, continuamente modificata dal vento solare. La Leonard è divenuta particolarmente spettacolare intorno a Natale quando in seguito ad alcuni rapidi aumenti di luminosità (outburst occorsi il 18 e il 22 dicembre) ha mostrato dei picchi di luminosità intorno alla magnitudine 3-3,5 consentendo di vederla ad occhio nudo da buoni siti osservativi. La sottile coda di plasma in questi giorni ha raggiunto una lunghezza di venti-trenta gradi ed è stata anche osservata ad occhio nudo, un vero spettacolo come documentato dalle immagini e report apparsi sul web. Vedi ad esempio la pagina FB di Daniele Gasparri (https://it-it.facebook.com/d.gasparri) e le splendide immagini di Gerald Rhemann (http://www.astrostudio.at/2_Bright%20Comets.php).
La cometa alla fine ci ha forse lasciato con un po’ di amaro in bocca; si sperava in qualcosa di più prima di Natale, anche se ha riservato un finale a sorpresa nell’altro emisfero che abbiamo potuto seguire in differita.
E’ stata una bella avventura accompagnare la Leonard nel suo cammino e, come si usa dire, “una immagine vale più di mille parole”. Lasciamo quindi che le numerose riprese raccolte ci raccontino la storia di questa cometa che non ha certamente soddisfatto il grande pubblico, ma che ha in ogni caso tenuta ben viva la curiosità e l’attenzione degli astrofili. Dulcis in fundo, proprio il 25 dicembre l’APOD (https://apod.nasa.gov/apod/ap211225.html) ha pubblicato una ripresa di Rolando Ligustri, ottenuta in remoto e che ha permesso di coronare il giorno di Natale con una splendida immagine.
Auguri a tutti!
Giannantonio Milani
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