2023 SP1 – Campagna osservativa della Sezione Asteroidi UAI

24 Aprile 2024 / Commenti disabilitati su 2023 SP1 – Campagna osservativa della Sezione Asteroidi UAI

UAI-Ricerca

a cura di Paolo Bacci, Gianni Galli, Lorenzo Franco

La Sezione nazionale di ricerca “Asteroidi” dell’Unione Astrofili Italiani ha proposto a gennaio 2024 una campagna osservativa sull’asteroide 2023 SP1, target del radio-telescopio di Goldstone. L’intento era quello di effettuare misure astrometriche e fotometriche dell’oggetto in occasione del suo passaggio ravvicinato alla Terra al fine di migliorare gli elementi orbitali (indispensabili per il corretto puntamento del radio-telescopio) e di caratterizzarlo dal punto di vista fisico.

La sua scoperta è stata annunciata con M.P.E.C. 2023-S97 del 20/09/2023 ed è stato osservato per la prima volta dal telescopio professionale F51 Pan-STARR 1, Haleakala, la notte del 20/08/2023, quando aveva una luminosità di 22.5 mag.  Classificato come PHA ( Potentially Hazardous Asteroids) di tipo Apollo, con un diametro stimato in 200-340 metri con i seguenti elementi orbitali:

Fig.1 Grafico dell’orbita dell’asteroide 2023 SP1 Fonte CNEOS.

Estrapolando i dati dal NEODyS, così come riportato in tabella 1, si può notare come il 7 febbraio 2024 l’asteroide 2023 SP1 si sia avvicinato alla Terra ad una distanza di 0.036 UA  (circa 5 385 000 km ), un’occasione favorevole per poterlo osservare anche con strumenti amatoriali.

Man mano che l’asteroide si avvicinava alla Terra la sua luminosità aumentava e con essa anche il moto orario. Fino ai primi giorni del mese di febbraio la sua luminosità era superiore alla 20 magnitudine, con un motion di 6”/min, nel momento del suo flyby l’asteroide aveva una luminosità di 16.0 mag. ed un motion di 23.3”/min. come indicato in figura 2.

 

Le prime osservazioni effettuate dai telescopi della sezione Asteroidi dell’UAI sono state ottenute la sera del 20 gennaio 2024, quando l’asteroide aveva una luminosità  di 20.5 mag con un motion di 2.62”/min, mentre l’ultima misura è stata fatta il 21 febbraio 2024 con una luminosità di 16.9 mag ed un motion di 3.34”/min.

In questo lasso di tempo 12 osservatori del PndR Asteroidi dell’UAI hanno effettuato 87 misure astrometriche.

Estrapolando dal sito NEODyS le misure inviate dagli osservatori della sezione Asteroidi, si possono ricavare importanti informazioni, in particolare il parametro chi che indica quanto ogni misura astrometrica ottenuta da un osservatorio sia precisa. Valori tendenti a 0 sono più precisi, al contrario valori alti indicano una misura meno accurata, se chi supera un determinato valore la misura astrometrica non viene considerata per il calcolo dell’orbita dell’asteroide (in gergo si dice che quella misura viene scartata).

Sul sito del NEODyS sono riportate in totale 425 misure di posizione ottenute da tutti gli osservatori sparsi per il mondo, solo 5 di queste sono state scartate, non riconducibili ad osservatori italiani.

In figura 3 si riportano in ordine temporale le misure astrometriche ottenute dagli osservatori UAI, indicando il codice osservatorio e per ogni misura il valore chi.

Delle 87 misure di posizione ottenute il valore medio è di 0.45, la mediana 0.34, il valore massimo di chi è 1.58, mentre il minimo è di 0.05.

Gli osservatori hanno registrato anche la luminosità dell’asteroide nel corso del suo flyby, come riportato in figura 4, nel suo avvicinamento alla Terra la sua luminosità è diminuita fino alla 15.8 mag.-.

Di seguito si riportano gli osservatori che hanno partecipato alla campagna osservativa, indicando i nominativi di coloro che hanno osservato ed il diametro del telescopio utilizzato per le osservazioni.

 

Utilizzando il software Find_orb si sono determinati gli elementi orbitali, sia utilizzando tutte le misure inviate la Minor Planet Center che quelle trasmesse dagli osservatori della sezione Asteroidi.

In appendice si riporta la speudo circolare MPEC con le misure ottenute ed i residui calcolati dal predetto software.

In tabella 3 si confronto gli elementi orbitali trovati con il software Find_orb utilizzando le sole misure astrometriche ottenute dagli osservatori che hanno partecipato alla campagna UAI,  con tutte le 422 misure ottenute da tutti osservatori ( di queste 11 scartate dal software per determinare l’orbita),  comparate con gli elementi orbitali pubblicati su NEODyS.

FOTOMETRIA

La sera del 17 febbraio SP1 è stato osservato al fine di ottenere la curva di luce per oltre 5 ore;  sono state riprese 358 immagini ognuna da 45 secondi. Il risultato ottenuto non ha permesso di determinare il periodo di rotazione, in quanto è stata registrata solo un parte della curva di luce, come mostrato in figura 5. I dati fanno supporre che la sua rotazione sia superiore alle 5 ore, con un’ampiezza di circa 0.25 magnitudini.

CONCLUSIONI

La campagna osservativa promossa dalla Sezione nazionale di ricerca “Asteroidi” dell’UAI ha permesso di dare un importante contributo scientifico per lo studio dell’asteroide di tipo apollo classificato come PHA 2013 SP1. Infatti, anche grazie alle misure astrometriche ottenute nel corso della campagna UAI, è stato possibile migliorare la conoscenza dell’orbita dell’asteroide, cosi da permettere al radio-telescopio di Golstone di puntare con precisione le proprie antenne sull’asteroide e di ottenere una sua immagine mediante la riflessione delle onde radar (vedi figura 5).

Purtroppo a causa delle condizioni meteo non particolarmente favorevoli non è stato possibile osservare 2023 SP1 in modo continuativo al fine di poter ottenere sufficienti dati per la sua caratterizzazione fisica, fra cui il periodo di rotazione e la classificazione tassonomica tramite l’osservazione con filtri fotometrici. Le 87 misure astrometriche inviate dagli osservatori dell’UAI hanno permesso di determinare con sufficiente precisione gli elementi orbitali.

Appendice in formato pdf: Appendice_campagna_osservativa_UAI