Quest’anno l’Unione Astrofili Italiani ha scelto come tema del bando “Astroiniziative”, per l’anno 2022, “Recuperiamo il cielo perduto” (qui i dettagli), per la sensibilizzazione del pubblico su questo tema e per invitare le delegazioni e gli astrofili tutti all’azione. La foto scelta per rappresentare questo tema, e cioè una Via Lattea che annega nell’inquinamento luminoso, è stata interpretata in modo diverso e oggetto di critiche da parte di alcuni astrofili.
Va benissimo, la sensibilità personale che ci fa interpretare una foto rende legittime queste critiche, e le terremo presenti per il futuro. Non vorremmo però che l’attenzione all’immagine distolga dal messaggio articolato che l’accompagnava, quindi la domanda e l’invito che vogliamo rivolgere a tutti gli astrofili è: “Non ci piace l’immagine? Cambiamola!” E su questa frase non vogliamo ambiguità, per cui la spieghiamo in dettaglio.
La frase vuole essere un invito all’azione. Anche grazie al pluridecennale impegno della UAI e della Commissione Inquinamento Luminoso adesso abbiamo leggi regionali che consentono di intervenire contro gli impianti non a norma, ma non possiamo attenderci che la polizia locale abbia le competenze (o la priorità) per individuare gli impianti non a norma e intervenire. In questo campo sarebbe fondamentale l’intervento attivo degli astrofili per segnalare in maniera circostanziata gli impianti non a norma alle autorità locali, le quali sono tenute a intervenire per non commettere omissione di atti d’ufficio.
Esistono esempi virtuosi di associazioni, spesso nostre Delegazioni, che effettuano centinaia di segnalazioni all’anno spesso con esito positivo da anni e ottimi rapporti di reciproca stima con le amministrazioni locali; queste associazioni hanno dimostrato che è possibile fare la differenza con un po’ di impegno e le conoscenze astrofile di base. La UAI è a disposizione per fornire formazione sulla normativa regionale e su come farla applicare a tutte le associazioni astrofile che ne facciano richiesta; basta scrivere a inqlum@uai.it.
Riassumendo, e con tono provocatorio che speriamo sia interpretato come positivo sprone all’azione concreta ed efficace, ripetiamo l’esortazione: “Non ci piace l’immagine? Cambiamola!”. Come? Quando vediamo un impianto non a norma, invece di fare un post sui social, facciamoci aiutare dalla UAI o da associazioni competenti a scrivere una PEC alla polizia locale. Un impianto alla volta.
Cieli bui e sereni a tutti.