Un presidio nazionale per la tutela del cielo notturno e la promozione di una corretta cultura della luce
L’Unione Astrofili Italiani (UAI) annuncia con grande orgoglio la nascita della nuova Struttura Operativa UAI anti inquinamento luminoso, una struttura permanente, autonoma e fortemente orientata all’azione, dedicata alla tutela del cielo notturno e alla promozione di una corretta cultura della luce.
Dalla difesa del cielo stellato alla valorizzazione scientifica e culturale dell’osservazione astronomica, fino all’impegno concreto nei confronti della salvaguardia ambientale, il contrasto all’inquinamento luminoso rappresenta oggi una delle grandi sfide del nostro tempo. Proprio per questo, l’UAI ha deciso di istituire una struttura operativa dedicata, dotata di un proprio coordinamento e di un proprio piano d’azione, alla pari delle storiche commissioni dell’associazione.

Mario Di Sora all’ultimo convegno “Progettare il progettista” dell’Associazione Professionisti dell’Illuminazione (APIL) di Milano del 29 maggio
L’avvocato Mario Di Sora, esperto dell’UAI, sarà a capo della nuova struttura operativa, nata dall’evoluzione della precedente Sezione della Commissione “Tecnica”. Questa nuova realtà è il frutto del consolidato impegno dell’UAI nella lotta contro l’inquinamento luminoso, portato avanti attraverso attività di sensibilizzazione e monitoraggio su scala nazionale anche per il rispetto delle varie leggi regionali. “Sono molto soddisfatto che l’UAI, con la presidenza dell’amico Salvo Pluchino e su sua decisione, abbia ritenuto opportuno dare maggiore visibilità alla problematica dell’inquinamento luminoso non solo come fenomeno fisico, che ostacola le osservazioni e le attività di ricerca degli osservatori professionali e non professionali, ma anche come alterazione del firmamento che è anche un patrimonio culturale di tutta l’umanità”, afferma Mario di Sora.
Tanti i risultati finora raggiunti, che rappresentano una solida base di partenza su cui la nuova Struttura dell’UAI potrà impostare il proprio lavoro. “L’UAI, già da metà anni 90, decise di creare una sua Commissione Inquinamento Luminoso che riuscì, prima con la Società Astronomica Italiana e successivamente con la Dark-Sky italiana e Cielo Buio, a favorire l’approvazione delle 17 leggi regionali vigenti – aggiunge Di Sora – I dati raccolti dalla vecchia Commissione inquinamento luminoso dimostrano che dove si interviene per il rispetto di una legge, in modo serio e strutturato, i risultati si vedono e la sensibilità di cittadini e Istituzioni su questo problema aumenta in modo considerevole”.

Vela di Calatrava. Il nuovo impianto di illuminazione è oggi all’avanguardia in campo mondiale, sia esteticamente che per il ridotto inquinamento luminoso e consumo. Crediti foto: Barbora Nacarova
Un esempio virtuoso di lotta all’inquinamento luminoso lo troviamo nella Regione Lazio dove, grazie all’impegno dell’UAI che si è prodigata molto per far approvare la L.R. 23/2000 e all’opera instancabile dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino (OACC) poi affiancato dall’Osservatorio “Fuligni” dell’Associazione Tuscolana di Astronomia e dal Gruppo Astrofili “Galileo Galilei”, negli ultimi 20 anni sono stati messi a norma tantissimi impianti illuminanti. “Solo nella capitale sono stati effettuati oltre 1000 interventi per l’adeguamento di tante tipologie di impianti grazie alla collaborazione con i Gruppi di Polizia Municipale e con vari Dipartimenti comunali – sottolinea Di Sora – Ultimo grande risultato conseguito è stato quello del coinvolgimento di UAI e Ida Italiana, con il supporto tecnico dell’OACC, per la realizzazione dell’impianto di illuminazione della Vela di Calatrava messo in funzione per il Giubileo da parte dell’Agenza del Demanio. Con una dispersione di flusso disperso fuori sagoma inferiore al 5%, una luminanza di nemmeno 2 cd/mq e lo spegnimento alle 24 è di gran lunga uno dei monumenti meglio illuminati in campo internazionale. Il progetto, realizzato dalla lighting designer Barbora Nacarova, è stato insignito con il Darc Award il 24 aprile a Londra, un premio ideato per gli impianti di illuminazione a basso impatto ambientale”.
Sulla scia di quanto realizzato finora, la nuova struttura operativa dell’UAI, composta da un team di esperti, tecnici e astrofili qualificati e motivati, opererà su più fronti: dalla promozione culturale e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, al supporto tecnico per soci e centri UAI, fino all’interazione con enti locali e associazioni di categoria nel settore della luce allo sviluppo di attività di advocacy legale e progettazione in linea con le normative.
Questa nuova struttura operativa si pone dunque come interlocutrice autorevole a livello nazionale, anche grazie al rafforzamento della comunicazione esterna, al rilancio delle attività sui social e alla costruzione di campagne di informazione e divulgazione.
Una nuova fase si apre dunque per l’Unione Astrofili Italiani, che rinnova e rilancia il proprio impegno concreto verso uno dei suoi obiettivi statutari più importanti: difendere il cielo notturno come patrimonio scientifico, culturale e ambientale di tutta l’umanità.
Il cielo ha bisogno di voce. Da oggi, ne ha una in più.
In alto le foto della Vela di Calatrava. Crediti foto: Barbora Nacarova