Un fiore mai visto al Planetario di Ravenna

28 Settembre 2021 / Commenti disabilitati su Un fiore mai visto al Planetario di Ravenna

UAI-Divulgazione

Sabato 28 agosto 2021, presso il Planetario gestito dall’A.R.A.R. – Associazione Ravennate Astrofili Rheyta si è svolto un evento  dedicato a  Linea Rosa con l’inaugurazione  delle mattonelle musive dedicate proprio a questo progetto.
Paolo Morini  ha partecipato alla cerimonia e ci presenta la cronaca e  il resoconto fotografico.

Linea Rosa è una associazione di volontariato nata del 1991, che offre servizi gratuiti a difesa delle donne che attraversano momenti di difficoltà a seguito di violenza psicologica, economica, fisica, sessuale, mobbing e stalking.

Linea Rosa sostiene le donne nella scelta di interrompere la relazione violenta e seguendole nella realizzazione della propria autonomia, sempre mantenendo il loro anonimato.

Il progetto “I fiori di Ravenna – Ravenna città amica delle donne” nasce nel 2013 per portare a conoscenza di tutti che Ravenna (così come Cervia e Russi) sono città che, attraverso la sottoscrizione di convenzioni con l’Associazione Linea Rosa ODV, permettono di accogliere le donne vittime di violenza presso i centri di prima accoglienza o case rifugio ad indirizzo segreto. Le convenzioni sono state approvate all’unanimità da tutte le forze politiche dimostrando unione e compattezza nell’affrontare questo problema.

Attraverso l’esposizione, sulla facciata di edifici pubblici e  privati, di un fiore di mosaico si può ribadire l’appartenenza a una città solidale nei confronti delle donne vittime di violenza e offrire ai cittadini e ai turisti un messaggio di benvenuto dall’importante risvolto sociale.

E fino a qui abbiamo fatto quello che hanno fatto lodevolmente molti privati, istituzioni, esercizi commerciali. Ma stante la particolarità del luogo che gestiamo e frequentiamo, abbiamo proposto la realizzazione esclusiva e l’affissione di una mattonella in mosaico che testimoniasse che, oltre alla città di Ravenna, il suo planetario è amico delle donne.

L’idea ha avuto un riscontro positivo da Linea Rosa ed è stato attivato il percorso che ha portato all’inaugurazione di sabato 28 agosto 2021: la progettazione della mattonella, la scelta del mosaico, la sua realizzazione fino alla consegna e al montaggio.


Sulla scelta del soggetto, mai unanimità di vedute fu raggiunta così rapidamente: scegliere una delle stelle-fiore del Mausoleo di Galla Placidia è stata la scelta più naturale. Abbiamo voluto idealmente portare via e mettere vicina a noi una stella presa da quel cielo di mosaico, da quella sorta di planetario del V secolo d.C., messo a confronto con la cupola del planetario innumerevoli volte.

La cerimonia, ovviamente improntata al femminile, ha visto la partecipazione di Daria Dall’Olio, nostra socia, reduce dalla esperienza di dottorato a da una lunga permanenza presso l’Università Chalmers di Goteborg, in Svezia.

Daria ha fatto gli onori di casa, dopo che il nostro presidente Marco Garoni ha introdotto la giornata dando il benvenuto alle ospiti e agli ospiti a nome di tutta l’ARAR.

Sono seguiti gli interventi di Ouidad Bakkalì, assessora con deleghe, fra le altre, alla pubblica istruzione e alle politiche e cultura di genere; di Monica Vodarich, vice presidente di Linea Rosa; di Caterina Boccato della sede di Padova dell’INAF e responsabile per l’INAF della divulgazione e della didattica; della stessa Daria Dall’Olio.

C’è qualcosa di straordinario che fa e ha fatto il planetario per meritarsi questa targa, al pari delle cose straordinarie che ha fatto la città di Ravenna? Qualcosa di straordinario a sostegno delle donne?

Linea Rosa, per bocca della sua rappresentante, ci ha detto di sì: sia per l’impegno manifestato rispetto alla presenza della donna nelle scienze, ma anche per la disponibilità e l’aiuto per sostenere progetti e iniziative. Una presenza non strutturale, ma un valido appoggio per fare cultura di scienza e cultura di genere.

Caterina Boccato dell’INAF ha portato con sé la presenza virtuale di Martina Tremenda, un personaggio immaginario, una bambina a metà strada fra Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari e Pippi Calzelunghe, molto curiosa, grande esploratrice dello spazio e poco propensa all’obbedienza, soprattutto verso chi la vuole incasellare nel posto “giusto”, quello che competerebbe al suo genere: Martina, come tutte le sue coetanee, ha il diritto di scegliere cosa fare da grande e ha il dovere, con il sostegno dell’intera società, di portare a compimento le sue scelte.

 

 

 

Paolo Morini

ARAR Aps, Associazione Ravennate Astrofili Rheyta

http://www.arar.it/

 

 

 

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