9 agosto 2019 – alle 23.30 congiunzione Giove con la Luna alla destra delle Tre Cime di Lavaredo
Commento dell’autrice
L’Italia è uno scrigno di tesori tra storia, arte, montagna e nel 150° anniversario della prima ascesa alla Cima Grande di Lavaredo ad opera dell’Austriaco Paul Grohmann, come non potevano attirare l’interesse della NASA, dopotutto è innegabile il fascino che le splendide Tre Cime di Lavaredo sanno scaturire, inconfondibili icone dell’alpinismo mondiale.
Una bellezza senza tempo, tre vette una di fianco all’altra, isolate da tutte le altre, pura dolomia che emerge da un mare di ghiaia, le Tre Cime di Lavaredo sono considerate tra le meraviglie naturali più note nel mondo sia a livello alpinistico, con la Cima Grande che rappresenta una delle classiche pareti nord delle Alpi (2.999 mt), sia a livello monumentale. Sono infatti 55 i siti del Belpaese che fanno parte della lista nel 2019 detenendo così il record di maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel mondo.
Ma cosa centra la Nasa, con le Tre Cime? é presto detto, ogni giorno il sito dell’ente spaziale americano pubblica un’immagine astronomica del giorno, il cosiddetto Apod, e questa volta ha scelto una foto scattata proprio dalla zona delle Tre Cime di Lavaredo.
L’autore, o meglio, l’autrice di questo scatto è la cadorina Giorgia Hofer, attiva astrofotografa, che ha fatto delle stelle e delle montagne la sua grande passione.
“Io ed il mio compagno siamo entrambi grandi appassionati di camminate in montagna, di alpinismo e naturalmente di fotografie notturne. Io faccio parte dell’Associazione Astronomica di Cortina, e da quasi anni mi dedico con grande passione e soddisfazione alla ripresa del cielo stellato.
Siamo sempre alla ricerca di nuovi siti da immortalare con cieli bui dove fotografare le stelle. Rispetto ad altri luoghi Italiani devo dire che, per quanto riguarda il livello di inquinamento luminoso siamo molto fortunati. Da noi basta salire ad una certa quota per poterci lasciare alle spalle le luci dei paesi ed osservare molto bene gli astri.
Ho già avuto l’onore di avere un Apod il 5 maggio 2017 con una foto dell’occultazione di Aldebaran da parte della Luna. Posso dire che tutta la nostra passione e amore per la natura, la montagna e le stelle si riassume in questa fotografia.
La sera del 9 agosto 2019, abbiamo deciso di fare un’escursione per poter fotografare la congiunzione che quella sera ci sarebbe stata tra la Luna e Giove. Abbiamo raggiunto il rifugio Auronzo in auto, che si trova diametralmente opposto al rifugio Locatelli, alle 20.30 ore locali. A quell’ora si vedeva solamente la Luna, il cielo era ancora chiaro. nonostante la zona sia ad una quota elevata, quella sera la temperatura era davvero gradevole, attorno ai 15 gradi centigradi. Ci siamo incamminati subito verso il Rifugio Locatelli, e nel tragitto abbiamo fatto altri scatti alla congiunzione durante l’ora blu e anche dopo il crepuscolo. Le nuvole e la nebbia erano sempre presenti ma ci hanno lasciato osservare benissimo in qualsiasi situazione la congiunzione, speravamo di vedere qualche Perseide ma il cielo era troppo chiaro a causa della luminosità della Luna.
Attorno alle 23.30 la congiunzione si è spostata alla destra delle Tre Cime di Lavaredo e noi abbiamo pensato di immortalare di nuovo quella bellissima visione.
Sulla sinistra si può vedere Il rifugio Antonio Locatelli (in tedesco Dreizinnenhütte) è un rifugio situato nel parco naturale Tre Cime di Lavaredo sul confine tra le regioni Italiane del Veneto e Alto Adige, a 2.450 m s.l.m. I rifugi in Italia ed in generale sulle Alpi, sono molto importanti perché punto di appoggio per i numerosi turisti, escursionisti e amanti della montagna che ogni anno frequentano il nostro paese.
A destra si vede una piccola chiesetta alpina: nella nostra regione sono frequenti queste piccole costruzioni che sono state erette alla memoria dei caduti della Prima guerra mondiale e come simbolo di pace. Infatti, le Tre Cime di Lavaredo sono state teatro della Prima guerra mondiale perché situate sul confine tra Italia e Austria. In tutta la zona ci sono molte testimonianze ancora intatte della Guerra: fortini, trincee, ecc… Un posto ricco di storia.
Passiamo spesso fuori la notti per fotografare il cielo stellato, perché abbiamo la fortuna di abitare in un posto con pochissimo inquinamento luminoso e vicino a delle montagne meravigliose. Questa è la nostra passione che ci ha fatto conoscere ed unire. Ci piace vivere la montagna in ogni sua sfaccettatura, silenzio e la pace che si avvertono in questi luoghi, soprattutto di notte, sono impagabili e riempiono il cuore e l’anima. “
Sulle Tre Cime sono state scritte grandi pagine di storia dell’alpinismo antico e moderno, fin dalla prima ascesa alla Cima Grande compiuta il 21 agosto del 1869 dal viennese Paul Grohmann. Altri nomi illustri dell’alpinismo mondiale hanno impresso la loro firma sulle Lavaredo: da Innerkofler a Dulfer, da Comici ai “Sassoni”, fino ad Alexander Huber.
Attorno alle Tre Cime si sviluppa un’ampia rete di sentieri e percorsi adatti a ogni tipo di camminatore, mentre alcuni sentieri attrezzati e vie ferrate consentono di raggiungere panoramici punti di osservazione che ci piace scoprire ogni giorno di più.”
Dedico questo successo innanzitutto al nostro amico Alessandro Dimai recentemente scomparso, perché senza il suo supporto e la sua passione per la divulgazione dell’astronomia negli ultimi 30 anni non sarei mai arrivata a questi risultati.
Il mio compagno che mi sostiene sempre e che mi accompagna durante le nostre escursioni notturne.
Mi sento di ringraziare inoltre tutti gli amici dell’Associazione Astronomica di Cortina, sempre impegnata nella divulgazione della scienza più bella.
Gli amici Marcella Giulia Pace, Alessia Scarso, Dario Giannobile e Marco Meniero, bravissimi astrofotografi che condividono con me la passione per il cielo stellato. La nostra collaborazione è sempre fonte di confronto, consigli e critiche costruttive, perché servono anche quelle per poter crescere e migliorarsi sempre.
La fotografia è uno scatto singolo di 8 secondi di esposizione, iso 1000, f/2,2 eseguito con una Nikon D750 e obiettivo Nikkor 20 mm f/1,8.
ALTRE IMMAGINI DI GIORGIA HOFER – https://www.giorgiahoferphotography.com/