Invitare i bambini, abili sognatori, confinati in casa a causa dell’emergenza Coronavirus, a disegnare il cielo che vedono dalla propria finestra o a rappresentare su carta gli oggetti celesti che vorrebbero osservare. Questa l’idea vincente dell’Istituto Spezzino Ricerche Astronomiche (IRAS) – delegazione territoriale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) della provincia di La Spezia – trasformata nel progetto didattico online “Il cielo con gli occhi dei bambini”, condiviso dall’UAI e diventato quindi di portata nazionale. Raccolti oltre 100 disegni in soli 6 giorni, numeri che documentano l’interesse dei bambini per questa iniziativa.
Per raggiungere i bambini, per lo più del territorio ligure, gli esperti dell’IRAS hanno realizzato un accattivante video, poi pubblicato sul canale YouTube e sui vari profili social dell’Associazione. Il video contiene un appello a più voci a produrre disegni realistici o fantasiosi sul cielo. “Abbiamo girato un breve video in cui gli astrofili chiedono aiuto ai bambini perché dalle finestre di casa riescono a vedere solo una piccola porzione di cielo oppure semplicemente non ricordano più com’è fatto, e invitano i giovani curiosi a sbirciare fuori dalla finestra e riportare con un disegno ciò che vedono; oppure a chiudere gli occhi, immaginare il cielo che vorrebbero e riprodurlo graficamente”, spiega Rosy Sardella, Presidente dell’IRAS. “Fatto questo possono inviarci le foto dei disegni che, oltre a condividere giornalmente sulla nostra pagina Facebook, carichiamo in una photogallery appositamente creata sul nostro sito per raccogliere tutti i piccoli contributi, all’interno della sezione IRAS KIDS dell’Associazione”.
Scopo dell’iniziativa, tenere i bambini impegnati in un’attività creativa e stimolante in questo periodo segnato da grandi difficoltà e avvicinarli al mondo dell’astronomia in modo divertente. “Vogliamo liberare l’immaginazione dei più piccoli, andando oltre le pareti domestiche entro cui sono, anzi, siamo rilegati”, prosegue l’esperta. “Vorremmo riuscire a incoraggiare i bambini e i loro genitori a dedicarsi a qualcosa che consenta una fuga, seppur breve, dalla quotidianità. Infine, ma non meno importante, ci piacerebbe stuzzicare la curiosità dei più piccoli e avvicinarli a ciò che di affascinante ci circonda”.
Ottima la risposta dei bambini: in una sola settimana dall’avvio del progetto sono stati inviati all’Associazione più di 100 disegni. Segno che l’iniziativa è gradita ai bambini e ai loro genitori e che il cielo sopra le nostre teste è in grado di affascinare e incuriosire proprio tutti e di aiutarci a sognare, a evadere dalla realtà e a guardare oltre. Tra gli oggetti celesti più ricorrenti nei disegni e amati dai bambini rientrano il Sole e i pianeti. Molti bambini hanno disegnato la Terra sorridente al centro dei loro elaborati, altri invece hanno riprodotto sui fogli ufo e razzi.
L’Unione Astrofili Italiani, sulla scia del successo di questa iniziativa e consapevole della sua forte valenza educativa, ha deciso di coinvolgere nel progetto “Il cielo con gli occhi dei bambini” tutte le proprie Delegazioni, con l’obiettivo di raggiungere i bambini di tutto il territorio nazionale. La Commissione Didattica dell’UAI ha invitato i responsabili delle Associazioni Astrofile a condividere il video sui propri siti e canali social, e ha rivolto l’invito a partecipare anche alle scuole e al pubblico comune. I disegni realizzati dai bambini saranno collezionati sul sito della Commissione Didattica dell’UAI al link: http://didattica.uai.it/cieloinunascuola/2020/04/26/cielo-dei-bambini/. “Rilancio con piacere l’invito dell’IRAS che ha avuto un’idea brillante. I bambini hanno occhi diversi dagli adulti, usano molto la fantasia e l’immaginazione, possono quindi contribuire in modo ottimale a disegnare il cielo”, afferma Ugo Ghione, referente della Commissione Didattica dell’UAI. “Nelle prossime settimane useremo alcuni disegni dei bambini per realizzare video-lezioni, che saranno a disposizione di tutti i nostri utenti”.