a cura di Giannantonio Milani – Sezione Comete UAI
Siamo finalmente vicini alla resa dei conti con la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS). Ormai giunta al perielio con una magnitudine apparente intorno a 3, in linea con le ultime previsioni. Valori non da “cometa del secolo”, come prematuramente annunciato dai media, ma comunque una cometa che promette di essere interessante dalla metà di ottobre in poi.
Alcuni osservatori dell’emisfero Nord in questi giorni sono riusciti nell’ardua impresa di osservate la Tsuchinshan-ATLAS prima dell’alba con la cometa all’orizzonte in pieno crepuscolo, mentre dall’emisfero Sud, dove le condizioni sono un po’ più favorevoli, giungono immagini decisamente belle che fanno ben sperare per quando sarà visibile per noi alla sera a ottobre.
Nel nostro emisfero inizierà a fare capolino all’orizzonte Ovest verso il 12 ottobre, però molto bassa ed immersa nel chiarore del crepuscolo. Nei giorni seguenti andrà alzandosi nel cielo, ma contemporaneamente diminuirà di luminosità perché si starà anche allontanando dal Sole. Attenzione che la cometa, seguendo il movimento della volta celeste, tramonterà molto presto. Dovremo quindi cercarla nel crepuscolo serale, dopo il tramonto del Sole, ed avremo poco tempo per le nostre osservazioni!
Fissando (indicativamente) come momento ottimale il crepuscolo nautico per poter iniziare ad osservare (cioè quando il Sole sarà sceso 12 gradi al di sotto dell’orizzonte) la nostra finestra di visibilità partirà all’incirca dall’ 11 ottobre intorno alle 19:30, ma sarà improbabile vederla in quella data essendo praticamente all’orizzonte. Nei giorni successivi si alzerà pian piano nel cielo e le condizioni di osservazione miglioreranno abbastanza rapidamente. Il 12 ottobre si troverà a 3-4 gradi di altezza sull’orizzonte , il 13 a circa sette gradi, e poi via via più alta i giorni successivi. La sua luminosità però calerà abbastanza rapidamente e verso fine ottobre sarà scesa già alla sesta-settima magnitudine.
Dobbiamo sempre considerare che la cometa andrà tramontando, quindi nei primi giorni avremo davvero poco tempo per vederla, ma anche in seguito la finestra utile non sarà molto ampia. Per orientarci ad occhio nudo o con il binocolo, nei primi giorni potremo fare riferimento alla stella Arturo, visibile all’incirca ad Ovest bassa sull’orizzonte. La cometa sarà più o meno ad una ventina di gradi più a Sud (verso sinistra), un angolo corrispondente a circa il palmo di una mano osservata a braccio teso.
Come dicevamo, le previsioni indicano che a metà mese dovrebbe apparire intorno alla terza magnitudine; ma su questo vi è incertezza per un possibile effetto di forward scattering che potrebbe forse aumentarne la luminosità di una, o anche due, magnitudini. Si tratta di un effetto dovuto alle polveri e che può verificarsi quando l’angolo di fase si avvicina a 180 gradi, quando cioè Sole, Cometa e Terra si trovano allineati tra loro, o quasi, come in questo caso. L’angolo di fase raggiungerà un massimo di circa 170 gradi intorno al 9 ottobre, ma in quel momento la cometa sarà anche a meno di quattro gradi di distanza dal Sole! Pertanto praticamente impossibile da osservare. La vicinanza del Sole renderebbe l’osservazione diretta molto pericolosa per la vista per cui invitiamo a non rischiare osservazioni diurne ed aspettare qualche giorno per osservarla in sicurezza dopo il tramonto del Sole.
Il meccanismo del forward scattering, che genera questo aumento apparente, può essere grossolanamente paragonato a quello che avviene quando, guidando con l’auto al tramonto contro sole, vediamo illuminarsi tutte le polveri e lo sporco sul parabrezza, prima invisibili, o quasi. L’aumento, se si verificherà, riguarderà la componente di polveri. La metà di ottobre, secondo le ipotesi più ottimistiche, la cometa potrebbe quindi apparirci come se fosse di prima magnitudine, anziché di terza. Due magnitudini in più per una cometa sono davvero molte per la percezione visiva nell’osservazione diretta! Una cometa di prima grandezza si presenterebbe nettamente più facile da osservare, mentre se si manterrà di terza magnitudine rimarrebbe un oggetto più elusivo dovendolo osservare al crepuscolo e basso sull’orizzonte.
Non dimentichiamo alcuni dettagli molto importanti per l’osservazione:
- Una cometa non è una stella, ma un oggetto di aspetto nebulare che possiamo approssimativamente paragonare ad una stella sfocata. E’ quindi molto meno appariscente di una stella di pari magnitudine.
- Non dobbiamo farci ingannare dalle immagini fotografiche, spesso molto elaborate. Chi ha avuto occasione di osservare al telescopio oggetti nebulari (ad es. la nebulosa M42 in Orione o M31, la grande galassia in Andromeda) può paragonare ciò che ha visto all’oculare con le immagini fotografiche a lunga posa. Per le comete la differenza tra visuale e fotografia sarà essenzialmente la stessa. Ma, anche se sono oggetti nebulari diffusi e spesso elusivi, le comete sono comunque oggetti sempre affascinanti se osservate sotto un bel cielo limpido. Un buon cielo per l’osservazione visuale è sempre un elemento di importanza primaria!
- Nel nostro caso, nel periodo di maggiore luminosità, la cometa sarà bassa sull’orizzonte e nel chiarore del crepuscolo. Due cose che renderanno più difficile l’osservazione: la scarsa elevazione farà risentire molto dell’assorbimento operato dalla nostra atmosfera e la presenza di foschie o velature, affievolendo la luminosità apparente della cometa, mentre il crepuscolo tenderà ad inglobarla nel fondo cielo diminuendo di molto il contrasto. In queste condizioni le riprese digitali potranno essere molto più efficaci potendo combinare assieme più immagini.
In ogni caso, potendo, è sempre opportuno alzarsi di quota per poter avere un cielo più trasparente e che risente meno di questi effetti.
- Per l’osservazione visuale è indicato un buon binocolo montato stabilmente su di un treppiede, o un telescopio utilizzato a bassi ingrandimenti. Se abbiamo dimestichezza con l’osservazione diretta al telescopio probabilmente il nostro occhio (ed il cervello che codifica le immagini) potranno essere già un po’ allenati, nel senso che l’osservazione notturna dei corpi celesti avviene in condizioni di luce e contrasto completamente diversi dalla situazione diurna. Chi non ha dimestichezza probabilmente dovrà armarsi di un po’ più di pazienza per osservare la cometa, non dando solo occhiate fugaci, ma dedicando un po’ di tempo, senza fretta, perché l’occhio ed il cervello si adattino alla situazione e ci consentano di cogliere più dettagli.
Probabilmente non sarà una cometa facile, così bassa sull’orizzonte ed osservabile per poco tempo alla sera (tramonta molto presto!). Un oggetto di terza magnitudine a pochi gradi sull’orizzonte non è proprio semplice da osservare. Ma varrà la pena comunque di prepararsi a cercarla. Ogni cometa è un evento unico e irripetibile! Non dimenticando mai che sono sempre oggetti imprevedibili e che le nostre previsioni potrebbero non essere rispettate.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti suggeriamo i seguenti siti:
COBS – Comet Observation database https://cobs.si/
Riporta le stime e misure di magnitudini aggiornate sulle comete osservabili e in prima pagina della Tsuchinshan-ATLAS
Gideo van Buitenen web site http://astro.vanbuitenen.nl/comet/2023A3
Contiene molte informazioni e materiale interessante sulle comete
BAA Comet Section – https://britastro.org/section_news_item/comet-c-2023-a3-tsuchinshan-atlas-looking-good-for-october
La pagina della Sezione Comete della British Astronomical Association dedicata alla cometa C/2023 A3 (tsuchinshan-ATLAS)