In ritardo sul Natale è in arrivo la cometa C/2022 E3 (ZTF)

10 Gennaio 2023 / Commenti disabilitati su In ritardo sul Natale è in arrivo la cometa C/2022 E3 (ZTF)

Occhi al Cielo UAI-Ricerca

L’arrivo di una cometa sufficientemente luminosa da poter essere osservata facilmente con un binocolo o un piccolo telescopio è sempre un evento atteso dagli appassionati del cielo. Se poi la nuova venuta sfiora la visibilità ad occhio nudo la cosa si fa ancora più interessante.

E’ il caso della cometa C/2022 E3 (ZTF) scoperta il 2 marzo 2022, proveniente dalle regioni più esterne del Sistema Solare. Il nome, come spesso ormai avviene, non è più riferito a scopritori in carne ed ossa ma a strumenti che operano in modo automatico con specifici programmi di ricerca. La nuova arrivata porta come nome l’acronimo dello “Zwicky Transient Facility”, un programma di ricerca svolto con il telescopio Schmidt da 120 cm dell’Osservatorio del Monte Palomar e che opera una assidua sorveglianza scandagliando tutto il cielo ogni due giorni grazie ad una camera realizzata con un mosaico di CCD che inquadra un campo di quasi sette gradi.

La cometa proviene da lontano, dalla periferia del Sistema Solare, e si stima che abbia viaggiato per 50.000 anni per arrivare fino a noi. Fin dall’inizio è stata già seguita con attenzione dagli osservatori della Sezione Comete e del Progetto CARA e si appresta ora a raggiungere il momento migliore per le osservazioni.

L’immagine è una media di 12 riprese CCD da 120 secondi, senza filtri, effettuata in remoto il 4 marzo 2022 con il telescopio da 65 cm f/6,5 (Telescope Live- Chile – E. Guido, M. Rocchetto, E. Bryssinck, G. Milani, G. Savini. A. Valvasori), la cometa mostrava già una chioma estesa per 9 secondi d’arco.

Il 12 gennaio infatti sarà al perielio ad una distanza dal Sole di 116 milioni di chilometri, e poco dopo, il 2 febbraio, transiterà alla minima distanza dal nostro pianeta a 42 milioni di chilometri. La posizione in cielo durante il periodo di massimo avvicinamento sarà alquanto favorevole e osservabile per tutta la notte verso Nord. La cometa ora sta abbandonando la Corona Boreale e attraverserà i confini del Drago, dell’Orsa Minore, Giraffa, Auriga e Toro. Un magnifico volo che la porterà a transitare ad una decina di gradi dalla Stella Polare alla fine di gennaio. Passerà inoltre vicino a Capella intorno al 5 febbraio e a Marte l’11 dello stesso mese.

Quali sono le previsioni sulla sua visibilità e come fare per osservarla al meglio?

Prima di tutto dobbiamo ricordare che le comete sono oggetti diffusi e che la loro luminosità superficiale è normalmente piuttosto bassa, equivalente a quella di una stella sfocata. Inoltre la coda, ben evidente nelle riprese digitali, è di fatto la parte più debole anche se la più affascinante. Per osservarla distintamente è necessario un cielo molto limpido e preferibilmente lontano dall’inquinamento luminoso e atmosferico. 

Il cammino nel cielo della cometa C/2022 E3 (ZTF) raffigurato con il software Guide con indicate le posizioni ad intervalli di cinque giorni a partire dalla mezzanotte del 10 gennaio e fino al 19 febbraio.

Quanto sarà luminosa la ZTF?

Il massimo apparente, coincidente con la minima distanza dalla Terra, è atteso intorno alla quinta magnitudine, rendendo la cometa a portata di binocolo e, teoricamente, al limite per la visibilità ad occhio nudo con ottime condizioni di cielo (alta montagna e cielo senza Luna). Un fattore importante sarà la vicinanza al nostro pianeta che, da un lato ci favorisce, dall’altro farà apparire la cometa di dimensioni relativamente elevate. Che cosa significa? Che non dobbiamo mai fare i conti senza l’oste, e la luminosità della chioma (pari all’incirca a quella di una stella di quinta magnitudine sfocata) sarà distribuita su di una superficie piuttosto ampia. Nel momento del massimo avvicinamento la dimensione apparente della chioma potrebbe avvicinarsi ai 30’, paragonabile quindi al diametro apparente della Luna piena. Se consideriamo i deboli margini gassosi più esterni potrebbe anche superare questi valori. Di conseguenza con la Luna presente in cielo ben difficilmente sarà osservabile senza l’uso di un binocolo o un telescopio. L’aspetto sarà quello di una nube diffusa più luminosa al centro. Salvo sorprese impreviste non dobbiamo quindi aspettarci un oggetto particolarmente appariscente. La coda visualmente la si potrà percepire forse solo nel tratto iniziale .

La cometa C/2022 E3 (ZTF) in una bella ripresa effettuata il 24 dicembre 2022 da Rolando Ligustri con le due code che appaiono ben separate per un effetto prospettico. La coda blu di gas ionizzati verso destra e quella diffusa composta da polveri aperta verso sinistra.

Subito dopo, allontanandosi dal Sole e dalla Terra, la luminosità della cometa andrà rapidamente diminuendo.

Per osservarla nel momento del massimo lo strumento più comodo sarà il binocolo (saldamente fissato su di un treppiede, e meglio se di 70-80 mm o più di apertura) e i telescopi di ogni tipo utilizzati a bassi ingrandimenti; indicativamente usare un ingrandimento pari ad un quarto del diametro dell’obbiettivo del telescopio espresso in millimetri – ad esempio per un 20 cm saranno 50 ingrandimenti.

A gennaio la Terra attraverserà anche il piano orbitale della cometa, un fatto che comporterà dei cambiamenti nella morfologia sicuramente interessanti e che potranno essere ben evidenziati soprattutto nelle riprese con tecniche digitali. Già ora la cometa mostra un aspetto bizzarro con le due code (polveri e gas) orientate nel cielo in modo ben distinto. La separazione delle code andrà aumentando per effetti prospettici e forse potremo osservare anche una anticoda. La ZTF non sarà la cometa del secolo, ma sicuramente si rivelerà un oggetto molto interessante per gli appassionati del cielo.

Invitiamo tutti ad inviare le proprie immagini e disegni alla Sezione Comete.

Buone osservazioni!

Giannantonio Milani – Sezione Comete UAI