Un piccolo asteroide delle dimensioni di circa 1-2 metri ha impattato sopra i cieli francesi della Normandia alle 3:00 UT del 13 febbraio 2023, 7 ore dopo la sua scoperta.
L’asteroide è stato seguito dal Programma Nazionale di Ricerca “Asteroidi” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI).
Alle ore 20:18 UT del 12 febbraio l’astronomo Krisztián Sárneczky, utilizzando il telescopio da 60 cm dell’osservatorio Ungherese, K88 GINOP-KHK, Piszkesteto, nota nelle sue immagini un nuovo asteroide al quale assegna la sigla Sar26667, al momento ha una luminosità di 19.4 mag. e un motion di 9.08”/min con PA 333.
Poco dopo l’invio delle 5 posizioni astrometriche, l’oggetto viene inserito nella pagine NEOCP del Minor Planet Center.
I primi a confermare l’asteroide sono K. Korlevic, F. Hrzenjak, G. Kervina, utilizzando il telescopio da 1 metro del Visnjan Observatory (L01). Successivamente Krisztián Sárneczky invia ulteriori misure che confermano l’ipotesi che l’oggetto si stia dirigendo verso la Terra.
Sulla lista internazionale del Minor Planet Center arriva il primo Allert, dove si richiedono urgenti osservazioni per meglio determinare l’orbita e l’eventuale luogo di impatto.
Alle 22.04 UT sul gruppo WhatsApp della sessione “Asteroidi” dell’UAI viene inviato un messaggio invitando gli osservatori a misurare Sar2667.
Gli astrofili immediatamente si sono messi a caccia del sasso, alcuni interrompendo l’attività osservativa programmata, altri alzandosi dal letto hanno aperto il loro osservatorio. Man mano che l’asteroide si avvicinava alla Terra il suo moto apparente aumentava vertiginosamente, rendendo l’osservazione più difficoltosa.
Con l’arrivo delle misure ottenute dagli osservatori della Sezione l’orbita del piccolo oggetto migliorava notevolmente e il responso era chiaro: Sar2667 era in rotta di collisione con la Terra sui cieli della Normandia alle ore 2:59 UT.
In questa frenetica caccia ben 9 osservatori italiani hanno contribuito all’osservazione dell’asteroide: 104 San Marcello Pistoiese (PT) P. Bacci, M. Maestripieri M.; 203 Giaga Observatory (MI) G. Galli; 204 Schiaparelli Observatory (VA) L. Buzzi; 587 Sormano (CO) F. Manca, A. Testa; C82 Osservatorio astronomico Nastro Verde di Sorrento N. Ruocco; D03 Osservatorio Ratinga di Tincana (RE) R. Reszelewski, M. Zolnowski, M. Gedek, K. Zukowski, T. Santana-Ros, M. Micheli, F. Ocana, L. Conversi; G18 Almo Observatory di Padulle (BO)A. Valvasori, E. Guido; K63 Pascoli Observatory di Castelvecchio Pascoli (LU) Bacci R., M26 Zen Observatory di Scandicci (FI)M. Lombardo, K. Lombardo M. Lombardo, K. Lombardo; M29 Omnia Observatory di Cesena V. Tinella, A. De Pieri.
Alle 04:13 esce la circolare M.P.E.C 2023-C103 con la quale si annuncia la scoperta dell’asteroide 2023 CX1 “K. Sarneczky reported a new NEOCP candidate observed at GINOP-KHK (K88). Rapid follow-up from multiple sites indicated an impact with the Earth’s atmosphere on February 13 03:00 UTC near the coast of Normandy, France, as determined by imminent impact monitoring services such as JPL’s Scout, ESA’s Meerkat and MPC’s internal warning system.”
Orbital elements: 2023 CX1 Earth MOID = 0.0000 AU Epoch 2023 Feb. 13.0 TT = JDT 2459988.5 Veres M 346.26461 (2000.0) P Q n 0.45041301 Peri. 219.03674 -0.99802700 +0.05094486 a 1.6855000 Node 323.83256 -0.02944542 -0.89600536 e 0.4551970 Incl. 3.56519 -0.05545336 -0.44111112 P 2.19 H 32.64 G 0.15 U 5
L’asteroide ha colpito la Terra con una velocità in atmosfera di 14,5 km/s, un valore tipico per un NEA.
La scia luminosa lasciata da 2013 CX1 sopra i cieli della Normandia è stata rilevata da numerose telecamere, alcune appartenerti alla rete Fripon (in Italia abbiamo l’analoga rete Prisma), che hanno permesso di individuare la zona più probabile di caduta di eventuali frammenti.
Le immediate ricerche hanno permesso di trovare 7 pezzi del piccolo asteroide, il più grande ha una massa di circa 100 grammi ed è stato trovato a circa 20 km dalla costa tra le località di Dieppe e Doudeville.
L’asteroide 2023 CX1 è il 7° oggetto osservato prima della sua collisione con la Terra, in precedenza sono stati osservati 2008 TC3, 2014 AA,2018 LA, 2019 MO, 2022 EB5, 2022 WJ1.
Per gli osservatori italiani è stata una grande soddisfazione riuscire a misurare e determinare l’orbita di questo piccolo impattatore, dimostrando ancora una volta che la collaborazione permette di ottenere importati risultati in questo ambito. In questa occasione, ancora una volta, si è evidenziata la capacità da parte degli astrofili di essere particolarmente reattivi e pronti a rispondere alle esigenze dei professionisti, tant’è che il loro contributo è risultato fondamentale.
Paolo Bacci – Responsabile Programma di Ricerca Nazionale “Asteroidi” UAI