Sabato 8 giugno si è svolta l’iniziativa “Stelle per Tutti”: la giornata nazionale della divulgazione inclusiva dell’astronomia promossa dalla Unione Astrofili Italiani dal 2017.
Gli astrofili hanno una lunga tradizione di impegno nelle attività di divulgazione, per diffondere la conoscenza della astronomia e stimolare la passione verso la scienza. La divulgazione inclusiva ha l’obiettivo di non lasciare fuori da queste attività le persone con disabilità; persone con disabilità visive, uditive, motorie o intellettive hanno diritto alle stesse opportunità degli altri, sia pure tramite un “linguaggio” appropriato. La UAI, in quanto collettività degli astrofili italiani, è impegnata in prima linea nello sviluppo della astronomia inclusiva con un gruppo di lavoro a cui aderiscono circa 20 associazioni locali (www.uai.it/stellepertutti)
Varie associazioni di astrofili hanno aderito alla iniziativa, organizzando eventi su tutto il territorio nazionale; eventi di tipo e taglio diverso in quanto libera iniziativa delle singole associazioni, ma tutti improntati alla inclusione: dalle serate divulgative con l’opportunità di osservare al telescopio anche in carrozzina, alle attività con strumenti tattili per non vedenti, a quelle progettate specificamente per le persone con alcuni tipi di disabilità intellettive.
Questi eventi sono anche occasione per accrescere la rete di collaborazioni con le associazioni di categoria, con le quali avviare collaborazioni stabili nel futuro. Una lista parziale delle associazioni di categoria che hanno collaborato alle attività di questa edizione include: Piccolo Principe Onlus; ANFFAS di Ragusa; sezioni di Pisa, Firenze e Matera della Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti; fondazione Prociechi, sezione di Pisa dell’Ente Nazionale Sordi; Lega del Filo D’Oro; Natura Nakupenda; I bambini delle fate; La Rosa Amara; Arnerà; Orecchie lunghe e Passi Lenti; Cooperativa sociale ELFO di Firenze; Fabbrica dei suoni; il Parco Fluviale Gesso e Stura del Comune di Cuneo.
Alcuni eventi si sono svolti in collaborazione con importanti enti nazionali. Il Centro Ricerche Astronomie Amatoriali di Lecce (CRA) ha organizzato un’attività basata sull’ascolto di suoni cosmici e di musica per ciechi e ipovedenti presso il Centro di Geodesia Spaziale di Matera dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). L’evento è stato ripreso dai media locali (https://www.trmtv.it/home/primo-piano/2019_06_08/202889.html, e dal Quotidiano del Sud del 11/6), ed ha creato le basi per future collaborazioni con l’ASI in questo campo. L’Associazione Cascinese Astrofili (ACA) ha organizzato una attività per persone con disabilità sia visive che uditive e intellettive presso l’Osservatorio Gravitazionale EGO-Virgo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), evento molto ambizioso che grazie al successo raggiunto ha aperto le porte per questo nuovo filone di attività in collaborazione tra l’ACA e l’INFN.
Altri eventi in collaborazione con associazioni locali sono stati organizzati da: Gruppo Astrofili Giovan Battista Amico, Associazione Tuscolana di Astronomia, Associazione Pontina di Astronomia, Circolo Astrofili Veronesi, Centro Ibleo Studi Astronomici, Associazione Astronomica Nuorese, Associazione Cernuschese Astrofili, Associazione Astrofili Bisalta, Gruppo Astrofili Monti Lepini. In totale circa 800 persone hanno fruito delle attività organizzate, senza contare i tanti organizzatori e partner coinvolti.
Come in tutte le attività, ci sono sempre spunti di miglioramento. Ad esempio, nel futuro gli astrofili coinvolti si impegneranno per coinvolgere ancora più associazioni di categoria e direttamente le persone con disabilità per aumentare la partecipazione; è valutazione comune infatti che c’è ancora poca conoscenza, e anche un po’ di scetticismo, da parte delle persone interessate a queste attività, fattori che una sana ed efficace comunicazione può efficacemente superare.
In chiusura ci piace sottolineare come lo sforzo profuso nella organizzazione e realizzazione di queste attività sia sempre ampiamente compensato dalla gratificazione che viene dal vederne i risultati, da cui si trae nuova energia per migliorarsi e mirare a nuovi traguardi. Questo è il volontariato che fa bene alla società nel suo complesso, a cominciare da chi lo fa.