Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza presso il Planetario di Ravenna

3 Aprile 2025 / Commenti disabilitati su Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza presso il Planetario di Ravenna

Galassia Astrofili

a cura di Paolo Morini e Daria Dall’Olio

Nella serata di martedì 11 febbraio 2025 presso il Planetario Comunale di Ravenna, gestito dall’Associazione Ravennate Astrofili Rheyta APS (ARAR, Delegazione UAI DELRA02), è stata organizzata una conferenza sul tema delle ragazze e delle donne nella ricerca scientifica. L’ARAR promuove da tempo eventi e incontri dedicati al tema “donne e scienza” attraverso le iniziative del “Planetario Amico delle Donne – Give me five”, le cui attività sono state spesso ricordate in queste UAI News. L’invito a organizzare questa giornata viene dall’ONU, che ha dichiarato l’11 febbraio la “Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza” (in foto l’astrofisica e ricercatrice Daria Dall’Olio, oltre che consigliera ARAR e coordinatrice del progetto Planetario Amico delle Donne, introduce i temi della serata).

La filosofia di questa giornata rientra negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e – fra questi – il numero 5 è quello centrato sul raggiungimento della parità di genere e dell’emancipazione femminile. L’eguaglianza non è solo un diritto fondamentale, ma anche una delle colonne portanti necessarie per creare un mondo più prospero e sostenibile. Oggi purtroppo riscontriamo ancora l’esclusione delle donne da molti percorsi di carriera scientifici e dalle posizioni apicali della ricerca e dell’università. Il processo di discriminazione di genere ha radici profonde che coinvolgono aspetti culturali, sociali, istituzionali ed economici. L’organizzazione di eventi dedicati alle donne e alla scienza, come questa giornata dell’11 febbraio, è di grande importanza per dare vita al cambiamento. Infatti, attraverso la promozione di modelli di donne ricercatrici nei più svariati ambiti delle discipline STEM (acronimo che sta per Science Technology Engineering & Mathematics) e con l’organizzazione di laboratori, incontri e conferenze a tema possiamo fare la differenza fornendo un aiuto concreto alle ragazze che vogliono intraprendere carriere scientifiche.

Le volontarie di Linea Rosa Silvia Satanassi e Gaia Marani, assieme al vicepresidente ARAR Paolo Morini

Vogliamo ricordare che la celebrazione di questa giornata ONU è la punta di un programma di attività che si sviluppano nelle scuole. Il Planetario “Amico delle Donne” vuole portare esempi positivi di donne scienziate e ricercatrici nelle scuole, all’attenzione delle ragazze e dei ragazzi, e trattare i temi delle carriere in ambito STEM come delle opportunità senza confini di genere.

La serata, curata principalmente dalla consigliera ARAR, nonché astrofisica e ricercatrice, Daria Dall’Olio con il sostegno unanime di tutto il Consiglio Direttivo ARAR, dopo i saluti dell’associazione al pubblico attraverso il Presidente Marco Garoni, si è articolata attraverso la presentazione della stessa Daria Dall’Olio, seguita dai saluti e dalle testimonianze di Fidapa (tramite la vicepresidente Patrizia Ravagli) e di Linea Rosa (tramite la consigliera Silvia Satanassi).

Le volontarie di Linea Rosa in parallelo hanno allestito un banco per la raccolta fondi e la distribuzione di documenti della stessa Linea Rosa.

La prof. Marcella Brusa illustra i progressi nell’osservazione multibanda degli oggetti celesti

Piatto forte, femminile e astronomico allo stesso tempo, la relazione dell’astrofisica Marcella Brusa, Professoressa Ordinaria presso l’Università di Bologna dal 2012. Marcella Brusa svolge le sue ricerche nell’ambito dell’astrofisica extragalattica, in particolare si occupa dello studio delle proprietà fisiche ed evolutive di Nuclei Galattici Attivi (AGN). Impegnata in numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali, collabora con Istituti ed enti scientifici fra i più rinomati al mondo (basti citare il Max Planck Institute e l’ESO) e ha firmato oltre 220 pubblicazioni su riviste scientifiche.

Marcella Brusa, con una brillantissima esposizione, ha raccontato al pubblico i molti modi con cui ricaviamo informazioni sull’Universo, la cui complessità, oltre all’estensione spaziale, pare non aver fine.

Arrivati all’autentico lato oscuro (di materia ed energia) dell’Universo, siamo anche arrivati al lato oscuro della discriminazione di genere che non risparmia neanche il mondo della ricerca, che dovrebbe vantare una evoluzione culturale nettamente superiore rispetto ad altri contesti.

Negli anni si accumulano comunque segnali positivi e le giovani generazioni fanno ben sperare nella costruzione di mondi e di relazioni migliori.

Crediti foto: Associazione Ravennate Astrofili Rheyta