Una grande congiunzione quella scelta dalla NASA come immagine del giorno dell’8 dicembre 2020; a scattarla l’italiano Kevin Saragozza. Non è la prima volta che la NASA sceglie una sua immagine; il 14 novembre 2020  una sua immagine viene scelta per la prima volta come APOD, raffigurando uno straordinario allineamento: dall’isola di Ortigia  Luna, Venere, Mercurio e Spica danzano tra i colori dell’alba.

Il termine grande congiunzione non fa riferimento solo al notevole contesto che il fotografo è riuscito a cogliere, ma ha un significato prettamente  scientifico: la “grande congiunzione” è una congiunzione dei pianeti Giove e Saturno quando  appaiono più vicini nel cielo.

lhttps://apod.nasa.gov/apod/ap201208.html

Le congiunzioni si verificano ogni 19,6 anni, in media, quando Giove ‘supera’ Saturno nel cielo a causa dell’effetto combinato del periodo orbitale di circa 11,9 anni di Giove e del periodo orbitale di Saturno di 29,5 anni.   La prossima congiunzione tra i due pianeti si verificherà il 5 novembre 2040, ma per vederne una molto stretta, simile a quella di quest’anno, dovremo attendere l’anno 2080.

Dalla spiegazione ufficiale della APOD NASA dell’8 Dicembre 2020: tra poco meno di due settimane i due pianeti più grandi del nostro Sistema Solare passeranno così vicini nel cielo terrestre tanto che la Luna sarebbe facilmente in grado di coprire entrambi contemporaneamente.

Questo evento planetario si verificherà  il 21 dicembre e sarà il più stretto dal 1623.
Giove e Saturno rimarranno notevolmente luminosi e possono già essere visti insieme verso sud-ovest subito dopo il tramonto. Poco dopo il tramonto è il momento migliore per vederli. A metà novembre in questa foto i giganti appaiono a circa tre gradi di distanza  e lentamente si avvicinano. Nell’immagine in primo piano, con Luna crescente, Kevin Saragozza ha catturato il dinamico duo oltre l’affascinante  Faro di Capo Murro di Porco a Siracusa, in Sicilia.

Commento dell’autore

Il giorno 19/11/2020, in prossimità dell’allineamento Giove Saturno  con la Luna crescente, ho deciso di dirigermi in un luogo che mi ha sempre emozionato sin da piccolo, il Plemmirio: un’ oasi dove riesco a percepire un’energia ineguagliabile, tanta pace che rigenera l’anima.

Ricordo ancora quando nella mia villa guardavo la Luna e i pianeti con il vecchio telescopio di mio fratello maggiore. In questa immagine  ho voluto unire la mia grande passione, l’astrofotografia ad un elemento chiave di questo fantastico luogo, il Faro Capo Murro Di Porco.

Dopo vari spostamenti e tentativi per confermare una buona prospettiva, non riuscivo ad accontentarmi e trovare l’angolazione  giusta, non volevo fosse la classica foto a largo campo, l’idea era di cogliere l’anima forte e possente di un faro che dona la sua luce ogni istante nella nostra terra illuminando il mare, un po’ come la Luna di notte ci guida lungo i vari sentieri per raggiungere un obbiettivo 

L’unico modo era gestire il tutto installando nella macchina un teleobiettivo 600mm, che mi ha concesso allontanandomi di inquadrare in primo piano il monumento e come ad incastro la Luna Giove e Saturno abbracciavano il Faro.  Guardando il display  ho provato un  brivido lungo la schiena, forte emozione.

Ho capito che era l’immagine che avrei sempre desiderato realizzare in quel luogo, in quel momento gli astri  si stavano abbracciando come una madre con il proprio figlio: un’energia così forte, un po’ come se il faro e l’universo si fossero uniti in un unico corpo celeste. Molti mi chiedono: –  qual è lo scatto perfetto per un astrofotografo? Io rispondo che forse non esiste… ma quando sono con la mia macchina fotografica sotto il cielo stellato cogliendo la bellezza che ci dona.. beh.. è quello il momento perfetto!! Perché l’universo mi ha chiamato in missione! Sono felice che la NASA abbia scelto questa immagine, ho provato una grande gioia, poiché dentro questa immagine vive una grande energia.