Domani, 20 dicembre 2006 ricorre l’anniversario della scomparsa di Carl Sagan. Un ricordo.

7 Dicembre 2006 / Commenti disabilitati su Domani, 20 dicembre 2006 ricorre l’anniversario della scomparsa di Carl Sagan. Un ricordo.

Archivio UAI News News

Domani, 20 dicembre 2006 ricorre l’anniversario della scomparsa di Carl Sagan. Un ricordo.

“…noi siamo l’incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all’autocoscienza. rnAbbiamo incominciato a comprendere la
nostra origine: rnsiamo materia stellare che medita sulle stelle… “

Carl Sagan, nato nel 1934 a Brooklyn, New York – scomparso il 20 dicembre 1996
– scienziato e astronomo americano.
E’ uno dei fondatori dell’ Esobiologia o Bioastronomia
(disciplina scientifica che si occupa della ricerca della vita nello spazio, dall’individuazione dei prerequisiti per la
sua nascita, ai possibili ambienti per la sua evoluzione e il suo mantenimento.

E’
stato uno dei più grandi propugnatori e divulgatori del SETI, il programma per la ricerca di intelligenza extraterrestre..

Carl Sagan è stato professore e direttore di laboratorio alla Cornell University
e ha contribuito alla maggor parte delle missioni di esplorazione spaziale del sistema solare: Mariner, Viking, Apollo,
Voyager e Galileo.

Fu il primo a comprendere l’origine delle altissime temperature
che si registrano sulla superficie di Venere (dovute all’effetto serra).

Ha
contribuito a risolvere il mistero dei profondi cambiamenti che gli astronomi osservavano ogni anno sulla superficie di Marte.
Sagan aveva ipotizzato che fossero dovuti a tempeste di polvere, ipotesi poi confermate .
Ebbe l’dea di apporre sulle
sonde Pioneer 10 e 11 un messaggio
inalterabile e universale che potesse essere compreso da una intelligenza extraterrestre.

Con Louis Friedman e Bruce Murray, Carl Sagan ha fondato nel 1980 la Planetary Society, un’ organizzazione che
raccoglie oggi più di 100.000 membri appassionati dalle avventure spaziali e dell’esplorazione del Sistema Solare.
Per Louis Friedman, attuale presidente della Planetary Society, Carl et Marte erano sinonimi: per tutta la vita Carl Sagan
si è sforzato di indagare e capire i segreti del pianeta rosso.

Dopo
la sua morte, la NASA ha ribattezzato Sagan Memorial Station il Pathfinder Lander che portava a bordo un piccolo rover
robotico chiamato Sojourner, rilasciata durante la missione Mars Global Surveyor.

Un
cratere da impatto de 95 km di diametro situato nei pressi dell’equatore marziano porta il suo nome (su Marte i grandi
crateri da impatto ricevono nomi di scienziati o artisti scomparsi che si sono particolarmente interessati del pianeta)
così come l’asteroide 2709 e il prestigioso premio Carl Sagan Memorial Award.

Oltre
i suoi lavori scientifici e il suo impegno nei programmi spaziali, Carl Sagan ha fatto molto per rendere popolare l’astronomia
e la scienza. Aveva il dono di di tradurre le nozioni più complesse in termini semplici e comprensibili per tutti.

Ha pubblicato parecchie centinaia di articoli e una ventina di libri. Con l’opera I draghi
dell’Eden (1977), che affronta il problema dell’evoluzione dell’intelligenza umana, vinse il premio Pulitzer.

Un’altra opera famosa è Pale Blue Dot, A Vision of the Human Future in Space, (di cui si può leggere
un capitolo
nelle pagine di
letteratura): un libro che descrive la sua visione del futuro umano nello spazio. Non è stato purtroppo ancora tradotto
in italiano.

Oltre al SETI e alla divulgazione Sagan ha combattuto una guerra aperta contro le pseudoscienze
e le credenze irrazionali. E’ stato un un membro eminente del movimento scettico contemporaneo. L’ultimo libro da lui pubblicato
in vita, Il mondo infestato dai demoni, rappresenta una sorta di testamento spirituale in cui Sagan mette in guardia
l’umanità contro il proliferare di un nuovo oscurantismo.

Dopo la sua morte, avvenuta nel 1996, viene
dato alle stampe il libro Miliardi e Miliardi in cui, in una serie di interventi, Sagan affronta numerosi temi: il valore
della scienza, i problemi dell’ambiente, i rapporti tra scienza e religione. Nell’ultimo capitolo, consapevole della sua
imminente fine causata da un’inguaribile malattia, Sagan affronta con lucidità il problema della morte.

E’ stato uno dei promotori dello CSICOP (Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal), il precursore
del CICAP in Italia.

13 episodi della
serie televisiva Cosmos l’hanno fatto conoscere in tutto il mondo.e il suo romanzo di fantascienza, Contact, è diventato
un film, diretto da Robert Zemekis, con interprete
principale Jodie Foster.

Il suo maggior merito è l’aver dimostrato
che la scienza è qualcosa di affascinante. Ha fatto emozionare tante persone con le sue poetiche descrizioni di galassie
…o dei neuroni.

Apparteneva a coloro che credono che
un cittadino che sa è un cittadino più libero.

astronews@uai.it

CERCA “CARL SAGAN” SUL MOTORE DI RICERCA INTERNO AL SITO UAI PER PRECEDENTI NOTIZIE




Links
Dove va Pioneer 10 con il suo messaggio?

Un messaggio per chi?

Io
ho conosciuto Carl Sagan

Interviste a Bruno Moretti e Claudio Maccone

Riflessioni
su un granello di polvere

da Pale Blue Dot

Contact
il
film tratto dal romanzo di fantascienza

L’indice di
Bioastronomia

la sezione dedicata sul sito Astrocultura UAI

Il sito dedicato
a Carl Sagan (in inglese)


Radioastronomia UAI

Una
pagina sul sito dell’Associazione Astrofili Hipparcos di Roma

per ricordare Carl Sagan: suggerimenti su letture, ricerche
sul web, commenti, e molto altro.