Dopo due anni di sessioni remote, il Congresso dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) torna a svolgersi in presenza. Sarà il Castello degli Acquaviva D’Aragona di Conversano, in provincia di Bari e a pochi chilometri dalla costa adriatica, a ospitare quest’anno – dal 20 al 22 maggio – il 55º Congresso dell’UAI: il più importante appuntamento degli appassionati di astronomia in Italia, dedicato all’aggiornamento, allo scambio di idee ed esperienze e alla definizione dei programmi di attività nei settori della divulgazione, della tecnica e della ricerca amatoriale astronomica. Il Congresso sarà reso disponibile anche in modalità online, per consentire la partecipazione – sia pure con interazione ridotta – degli astrofili impossibilitati a raggiungere la sede congressuale. L’edizione 2022 del Congresso si avvarrà del prezioso supporto organizzativo della Società Astronomica Pugliese, delegazione territoriale dell’UAI della provincia di Bari.
“Il Congresso – spiega il Presidente dell’UAI Luca Orrù – è ormai dal lontano 1968 il più atteso e privilegiato momento di incontro, condivisione e socializzazione di tutta la comunità degli astrofili, delle associazioni, degli osservatori, dei planetari e dei musei a tema astronomico – scientifico che si riconoscono nella UAI. Un fine settimana per fare il punto della situazione, promuovere attività e condividere esperienze, offrire nuovi stimoli e anche per vivere momenti di grande divulgazione scientifica”. Parteciperanno all’irrinunciabile appuntamento scientifico congressisti afferenti alle oltre 60 Delegazioni dell’UAI distribuite in maniera capillare sul territorio nazionale e tutti gli astrofili interessati a dare il proprio contributo ai lavori del Congresso.
Ricca e complessa l’articolazione del Congresso, che prevederà in primo luogo momenti di condivisione e discussione dei progetti realizzati nell’ambito dei vari settori di attività dell’UAI: didattica e divulgazione – anche in chiave inclusiva – delle scienze astronomiche, monitoraggio e contrasto dell’inquinamento luminoso, osservazione e studio degli oggetti celesti, e promozione dell’uso della strumentazione astronomica e delle tecniche osservative più innovative. Ma il Congresso, come sottolinea Orrù, sarà anche l’occasione per “riflettere sulle sfide e opportunità da affrontare, e quindi per definire le principali attività su cui concentrarsi nell’anno successivo; in sintesi, un incontro in cui portare, con concretezza, le proprie esperienze, le proprie idee e la propria progettualità per definire assieme il futuro dell’astrofilia in Italia”. In particolare sono previste, nell’ambito del Congresso, sessioni di lavoro a cura delle tre nuove Commissioni nazionali dell’UAI, istituite per decisione del Consiglio Nazionale in occasione delle riunioni del 21 novembre e del 13 dicembre 2021: la Commissione Outreach, articolata nelle Sezioni nazionali di didattica, divulgazione, storia e archeoastronomia, e divulgazione inclusiva, la Commissione Ricerca, suddivisa in 9 sezioni, e la Commissione Tecnica, che comprende l’ex Commissione Inquinamento luminoso.

In occasione del Congresso, come da tradizione, verranno inoltre assegnati il premio “Gian Battista Lacchini”, il Premio “Guido Ruggieri” e il Premio “Stella al merito”. Il Premio “Lacchini” è il più importante riconoscimento che l’Unione Astrofili Italiani conferisce ad astronomi e astrofili di fama mondiale che, oltre a essere all’avanguardia nella ricerca astronomica e astrofisica, dedicano una parte rilevante delle proprie energie alla divulgazione dell’astronomia, attraverso la pubblicazione di libri, la partecipazione a conferenze e a trasmissioni televisive. Il Premio “Ruggieri” viene invece assegnato all’astrofilo più meritevole per specifiche attività di ricerca effettuate o per l’insieme delle attività realizzate nel corso della propria carriera astrofila. Nel corso del Congresso verrà decretato anche il vincitore del bando Astroiniziative 2022 riservato alle delegazioni dell’UAI. Il bando, con cadenza annuale, vuole sostenere le iniziative in ambito divulgativo e didattico, eventualmente anche incentrate su attività di ricerca amatoriale, allo scopo – da un lato – di diffondere l’astronomia e la scienza nella società, e – dall’altro – di incoraggiare la creatività e la progettualità delle delegazioni. L’Unione Astrofili Italiani ha scelto di dedicare l’edizione 2022 del bando al tema del recupero del cielo perduto, per diffondere la sensibilità verso l’inquinamento luminoso nell’anno della ripartenza dopo la pandemia e per invitare tutti all’azione, a partire dagli astrofili.
Previste nell’ambito del Congresso anche la consueta assemblea dei soci e le elezioni degli organi sociali dell’UAI e, in particolare, del Presidente, dei quattro Consiglieri elettivi, membri della Giunta, e dei Coordinatori delle Commissioni/Strutture dell’UAI. Non mancheranno infine le attività per il grande pubblico e le occasioni di incontro con le scuole del territorio, per diffondere la cultura astrofila e della scienza in generale, come spiega Orrù: “Crediamo che l’astronomia, con il suo carico di storia millenaria e di fascino universale, sia lo strumento ideale per veicolare la cultura scientifica, ancora troppo poco diffusa nel nostro Paese, da valorizzare e accrescere. Con il suo ricco programma di attività, il Congresso dell’Unione Astrofili Italiani – conclude – si conferma anche quest’anno come la migliore occasione per condividere e approfondire la passione per l’osservazione del cielo e per la scienza, in un contesto – la cittadina di Conversano – di grande valore storico e naturalistico”.
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