MARTE – UN VIAGGIO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

ESAURITO 

marte bianciardi
Giorgio Bianciardi
MARTE – UN VIAGGIO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
Ed. Il Castello, 2006, pagg.130

 

Prezzo di copertina: € 15
Prezzo ai soci UAI: € 12

 

 

 

Giorgio Bianciardi ha fatto gol. Gli ho quasi tolto di mano, al recente congresso catanese della nostra Unione Astrofili Italiani, questo suo curato e pregevole lavoro sul pianeta Marte, che ben poco lascia a desiderare in fatto di completezza e metodo d”informazione. E si fa anche leggere scorrevolmente, oltre che col profitto che abbiam visto: è ben fatto in tutto, fino alle didascalie delle immagini, che sono molte, significative e in genere ottimamente riprodotte.
Bianciardi, che non da adesso si occupa di Esobiologia, ha lavorato con profitto: è partito da una storia piuttosto dettagliata della “scoperta” del pianeta, pian piano emerso nella sua realtà dal lavoro assiduo di decine di osservatori, alcuni dei quali si specializzarono nell”indagarne i problemi e le molte incognite, da Schiaparelli a Dollfus; è partito da lontano per arrivare alle sonde e alle immagini parlanti che ci hanno dato via via del “pianeta rosso”, dal Mariner 5 (1965) sino ai “rover” che oggi ancora strisciano sulle rocce rossastre di questo mondo, e non ne perdono un dettaglio.
Le difficoltà e persino le leggende nate nella lunga e difficile (per i telescopi sulla Terra) ricognizione del nostro “gemello” spiegano il fascino che questo mondo vicino ha esercitato e continua a spandere sugli umani, che non avranno pace se non quando potranno mettervi piede e rispondere agli interrogativi tuttora aperti soprattutto sul passato di Marte: molti indizi concorrono a mostrarlo meno duro della realtà che oggi tocchiamo in qualche modo con mano e che giustifica la severa
definizione che fa del pianeta “un deserto sterile, freddo come l”Antartide, sollevato nella stratosfera a 40 chilometri di quota”.
Ma quell”attrattiva di cui parlavo rimane, nonostante tutto: e quando Marte brilla in cielo , lanciando i suoi raggi rossicci come un grande rubino, avvenne nell”agosto del 2003, ecco che ancora una volta il suo fascino rompe gli argini degli amatori di scienza per trasmettersi molto più largamente al pubblico.
L”autore lo fa suo, in qualche modo: si esprime nettamente per l”esistenza di forme primitive di vita nel passato di Marte (lo dimostrerebbe, tra l”altro, il meteorite antartico che è venuto sicuramente da Marte e che tante discussioni e polemiche ha sollevato) e pure oggi…Il denso volumetto ci dà tutto, o quasi tutto, su Marte: una ricognizione completa dei principali dettagli geografici, un”ampia rassegna di ciò che sul pianeta è stato scritto…

Luigi Prestinenza