In seguito alla pandemia da Covid 19, non hanno più una sede dove svolgere le proprie attività divulgative e dove allestire la propria ricca strumentazione, ma i soci della Società Astronomica Fiorentina (SAF) non si perdono d’animo. Armati di passione per gli astri, continuano a portare avanti la missione di avvicinare il pubblico di adulti e bambini alla conoscenza e all’osservazione del cielo. Le attività divulgative sono state trasferite su piattaforme di web conference a uso gratuito e nei locali di enti con cui la SAF – Delegazione territoriale dell’Unione Astrofili Italiani della provincia di Firenze – collabora da tempo. Nel 2021, nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, la SAF è riuscita a organizzare ben 40 eventi divulgativi e anche nel 2022 ha in programma per i curiosi e per gli appassionati di astronomia tante iniziative di formazione scientifica, come ci racconta il Presidente dell’Associazione Leonardo Malentacchi.
Qual è la vostra offerta divulgativa per il pubblico?
Offriamo al pubblico gratuitamente e con cadenza mensile incontri online dedicati alla scoperta delle meraviglie del cielo, con conferenza divulgativa e sessione osservativa. Ogni due mesi organizziamo inoltre conferenze – sempre in modalità virtuale – sull’archeoastronomia, disciplina molto affascinante. Un appuntamento online del mese di marzo sarà dedicato alla straordinaria Margherita Hack, in occasione del centenario della sua nascita. Il Dott. Emiliano Ricci racconterà la vita della famosa scienziata fiorentina e l’incontro indimenticabile con i nostri soci, durante una conferenza pubblica che tenne per la nostra associazione. A marzo partirà anche il corso base di astronomia aperto a tutti e articolato in lezioni teoriche e attività osservative. Non mancheranno poi le uscite per scrutare il cielo con i nostri telescopi, in tre luoghi privilegiati per l’osservazione astronomica: la fonte dei seppi a Monte Morello, il giardino Biondi a Sesto Fiorentino e la ciclabile di Travalle a Calenzano. A queste attività si aggiungono iniziative in collaborazione con altri enti, come le serate osservative con la BiblioteCaNova Isolotto (FI) e – assoluta novità di quest’anno – la visita al sito archeoastronomico del Masso di Montalone, recentemente individuato da un nostro socio. Nell’arco dell’anno organizzeremo anche visite a musei e laboratori scientifici, attività osservative con i nostri telescopi portatili in occasione di fenomeni astronomici particolari, come il passaggio delle Perseidi, e tutti gli eventi che saranno richiesti da enti pubblici e privati.
Cosa offrite invece alle scolaresche?
Quando il nostro planetario fisso era in funzione, offrivamo agli studenti della scuola che ci ospitava quattro lezioni multimediali di astronomia al mese. In questo momento mettiamo a disposizione del pubblico scolastico la nostra esperienza e la nostra attrezzatura per fare osservazioni del cielo. Stiamo inoltre collaborando con l’associazione Casa Museo Schlatter nell’ambito del progetto “Il cacciatore di draghi” rivolto agli studenti dell’ultimo anno della scuola primaria del Q2 di Firenze. In particolare, il nostro compito consiste nell’illustrare ai ragazzi la mitologia legata alla costellazione del drago e nel fare osservare questa costellazione, per avvicinarli all’affascinante mondo dell’astronomia. L’attività didattica, insieme all’attività divulgativa, è quella che maggiormente ci caratterizza, da quando è nata l’Associazione, e nella quale investiamo molte energie.
Quando inizia l’avventura della Società Astronomica Fiorentina?
Sono passati più di 40 anni da quando da ragazzo partecipavo agli incontri serali del “Collegio alla Querce”, dove incontrai per la prima volta il famoso Professore Franco Pacini che cercava di avvicinare la gioventù fiorentina all’astronomia. La voglia di creare un’associazione tutta nostra, di incontrarsi e di condividere gli stessi interessi era così forte che nel 1980 più gruppi di ragazzi decisero di fondare la prima SAF (Sezione Astrofili Fiorentini). Le idee erano tante e il sogno impossibile di ogni associazione di astrofili di avere un proprio osservatorio astronomico improvvisamente si concretizzò nel 1982, quando prendemmo in gestione un osservatorio da ristrutturare presso un’azienda agricola privata. Per seguire questa nuova avventura, il nome dell’associazione fu cambiato in GrAOP (Gruppo Astrofili dell’Osservatorio di Piazzano). Grazie al successo delle attività, quando l’osservatorio divenne pienamente operativo nel 1988, l’associazione si costituì ufficialmente da un notaio. Ma quando si arriva molto in alto rapidamente e si tocca il cielo, come Icaro, ci si brucia le ali. Forse la difficile gestione di un osservatorio pubblico su un luogo privato, i vari disguidi e le opinioni diverse portarono l’associazione a chiudere la collaborazione e a cambiare rotta. Nel 1994 l’associazione tornò alle origini, all’acronimo SAF, inteso come Società Astronomica Fiorentina. La missione da allora è sempre rimasta la stessa: l’associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità di utilità culturale e sociale, come la ricerca, la divulgazione e la diffusione della cultura scientifica e astronomica, anche in questi tempi duri di pandemia.

Attività didattica del progetto “Il cacciatore di draghi”, con gli studenti della scuola primaria, svolta presso Ponte a Mensola (FI) il 12 novembre 2021.
Quali effetti ha avuto la pandemia sulle vostre attività?
Prima della pandemia avevamo sede presso una scuola di Firenze. Ora questa scuola non è più in grado di ospitarci a causa della maggiore richiesta di aule per lo svolgimento in sicurezza delle lezioni scolastiche. Nonostante gli appelli rivolti all’amministrazione comunale e, in particolare, all’assessorato alla cultura, non siamo riusciti a trovare un’altra struttura dove svolgere le nostre attività. Dovremmo prendere in affitto a pagamento sale, anche comunali, ma da associazione senza scopo di lucro non ce lo possiamo permettere. Nella nostra sede avevamo un magazzino con tutto il materiale che occorre per organizzare manifestazioni e serate osservative, un ambiente destinato allo svolgimento di conferenze e corsi di astronomia, una biblioteca monotematica con più di 800 libri e 3000 riviste collegata al Sistema Documentario integrato dell’Area Fiorentina (SDIAF) e un planetario fisso da circa 25 posti per la simulazione del cielo. Chiusa la sede, tutto il materiale è stato distribuito fra i vari soci. Un grande ringraziamento va al Vicepresidente Claudio Filipponi che ha messo a disposizione una stanza dove trova collocazione gran parte del nostro materiale. In tempi di covid molte delle nostre attività in presenza sono state convertite in attività online su piattaforme a uso gratuito. Durante le attività all’aperto ci armiamo di vetrini igienizzati per far osservare il cielo all’oculare del telescopio in sicurezza, nel rispetto delle norme anti-covid.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Ovviamente il nostro pensiero principale è quello di riottenere una sede, ma il progetto più ambito è quello di avvicinare molti più volontari della cultura alla nostra associazione per poter creare un’offerta culturale più ampia e aperta a un numero maggiore di cittadini.
Per maggiori informazioni: http://www.astrosaf.it
Fonte: rivista “Cosmo”. Si ringrazia la redazione di “Cosmo” per la gentile concessione a pubblicare l’articolo sul sito UAI.