L’Unione Maddalonese Amici del Cielo si racconta

6 Dicembre 2022 / Commenti disabilitati su L’Unione Maddalonese Amici del Cielo si racconta

Delegazioni UAI

Tempo di bilanci per l’Unione Maddalonese Amici del Cielo (UMAC). Nell’attesa di festeggiare nel mese di marzo del 2022 i 25 anni dalla fondazione, l’UMAC – delegazione territoriale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) della provincia di Caserta – rievoca la sua storia e tira le fila delle proprie attività divulgative in ambito astronomico. A raccontare quando è iniziata l’avventura del gruppo di astrofili – ispirata da un evento astronomico spettacolare: il passaggio della cometa Hale-Bopp – e i successi conseguiti negli anni è il presidente dell’UMAC Michele Maddaloni, docente di scienze al Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni, uno dei principali punti di riferimento culturali della città per studenti e non.

UMAC – Notte europea dei ricercatori 2021

Come si costituisce l’Unione Maddalonese Amici del Cielo?

Nel mese di marzo del 1997, quando anche nei cieli di Maddaloni fece capolino la cometa Hale-Bopp, la “Grande Cometa del 1997”, un gruppo di astrofili – già da qualche tempo attivo, sebbene non ufficialmente – decise di fondare l’Unione Maddalonese Amici del Cielo, finalizzata a divulgare l’astronomia non solo come materia scientifica, ma anche come tematica culturale per un dibattito esteso alle scienze umane. “Unione Maddalonese” perché l’associazione nasce nella città di Maddaloni, a un marciapiede di distanza da Caserta, cittadina all’epoca certamente più viva e vivace di quanto non lo sia oggi. Nel nostro logo, rappresentativo delle nostre origini, la citata cometa sorvola un cielo terso sul quale si staglia la torre longobarda, uno dei simboli della città.

Ben presto l’Associazione divenne un centro di aggregazione per molti docenti, studenti del liceo, ragazzi e ragazze provenienti dai paesi limitrofi e semplici appassionati di astronomia. Alcuni di loro sono rimasti e ancora oggi contribuiscono al successo degli eventi culturali organizzati dal gruppo UMAC, altri hanno dovuto abbandonare perché la vita li ha portati in altri lidi, ma di tutti loro si percepisce la traccia del loro passaggio.

Qual è la sede dell’Associazione e come è equipaggiata?

La sede dell’Associazione è ubicata, fin dalle sue origini, presso il liceo scientifico “Cortese” di Maddaloni e, in particolare, sul terrazzo dell’edificio dove è stato costruito un piccolo ma funzionale osservatorio astronomico, teatro, nel corso degli anni, di svariati eventi a carattere osservativo. Da questo terrazzo è possibile ammirare le montagne che cingono a settentrione la città, il Vesuvio e il golfo di Napoli.

L’equipaggiamento in dote all’Associazione si è negli anni arricchito di nuovi e sempre più performanti strumenti per l’osservazione del cielo: siamo passati dai piccoli telescopi da tavolo e da telescopi ormai datati, ma che conserviamo gelosamente come reliquie, anche solo per illustrare ai nostri visitatori l’enorme sviluppo tecnologico di questi strumenti, al mastodontico C11, collocato all’interno della cupola astronomica.

UMAC – Notte europea dei ricercatori 2021

Quali attività offrite al pubblico?

I nostri soci – astrofili ed esperti con formazione scientifica – si rivolgono agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, a semplici curiosi e appassionati di astronomia. A questo pubblico offriamo presso la nostra sede, presso le scuole e in altre location del territorio casertano attività ed eventi dedicati alla scoperta e all’osservazione delle meraviglie del cielo. Una delle nostre peculiarità è unire il racconto scientifico a discipline come l’arte, la letteratura e la mitologia delle costellazioni, per mettere in evidenza il nesso tra discipline scientifiche e umanistiche, solo apparentemente lontane. Vantiamo collaborazioni con numerosi enti locali tra cui: il WWF, l’UNITRE, l’Università della Terza età dove svolgiamo il progetto “Il cielo come laboratorio”, l’Ateneo “Luigi Vanvitelli” di Caserta in occasione della “Notte europea dei ricercatori”, l’amministrazione della Reggia di Caserta, l’Associazione Arma Aeronautica di Caserta e varie istituzioni scolastiche, amministrazioni comunali e pro loco in ambito campano.

Uno degli strumenti utilizzati con successo nelle nostre attività è il planetario gonfiabile di 4 metri di diametro e con circa 20 posti a sedere. Il nostro planetario può essere installato in pochi minuti in scuole, biblioteche, spazi pubblici e privati. All’interno del planetario il pubblico di adulti e bambini può ammirare uno straordinario cielo stellato – diverso da quello che osserviamo nelle nostre città affette dall’inquinamento luminoso – e imparare a riconoscere le costellazioni e i miti ad esse associati, emozionandosi.

Aurora boreale

Quali episodi della vita associativa ricorda con maggiore entusiasmo?

Negli anni l’UMAC ha dato vita a numerose manifestazioni e a eventi prestigiosi, nonché a viaggi astronomici, alcuni dei quali esotici e avventurosi. Cito, a titolo di esempio, il Congresso dell’Unione Astrofili Italiani (il XLVIII) tenuto nel 2015 a Maddaloni, con sconfinamento a Caserta dove i partecipanti ebbero modo di effettuare un tour all’interno della reggia vanvitelliana alla scoperta del patrimonio astronomico nascosto all’interno del Palazzo. Per quanto riguarda i viaggi astronomici, ricordo con grande emozione la trasferta cinese per seguire e fotografare dal vivo l’eclisse totale di Sole del 2009, rovinata purtroppo da un monsone, e il viaggio in Norvegia nel febbraio del 2014, quando i soci dell’UMAC sfidarono il grande freddo per andare a caccia di aurore boreali. La bellezza del fenomeno, oltre agli incantevoli e incontaminati paesaggi artici, ripagarono indubbiamente sonno, fatica e freddo.

Quali sono i vostri progetti futuri?

L’UMAC si propone nei prossimi mesi, che segneranno (si spera!) l’uscita dall’inferno della pandemia, di lanciare vari progetti di divulgazione, a partire dal corso di astronomia per principianti, rivolto agli studenti di ogni ordine e grado, e di seguire gli eventi astronomici, con l’auspicio di condividere il tutto col maggior numero di curiosi.

Per maggiori informazioni: www.astroumac.itpagina facebook: umac

Fonte: rivista “Cosmo”. Si ringrazia la redazione di “Cosmo” per la gentile concessione a pubblicare l’articolo sul sito UAI.