Il Gruppo Astrofili di Padova lancia la nuova rassegna di eventi

7 Dicembre 2022 / Commenti disabilitati su Il Gruppo Astrofili di Padova lancia la nuova rassegna di eventi

Delegazioni UAI

Sono pronti a ripartire alla grande i soci del Gruppo Astrofili di Padova (GAP), delegazione territoriale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI). A ottobre prenderà il via la nuova rassegna di eventi divulgativi: due appuntamenti al mese fino a giugno – nel primo e terzo venerdì di ogni mese – nella sede di Padova del GAP, per accompagnare adulti e bambini alla scoperta delle meraviglie dell’Universo. Dopo l’edizione 2020 – 2021 compromessa dalla pandemia e articolata solo in incontri online, si torna quindi a fare attività di divulgazione astronomica in presenza, per la gioia di appassionati e curiosi del cielo. Ma il Gruppo Astrofili di Padova mette la propria passione per gli astri e le proprie conoscenze e competenze anche al servizio della didattica e della ricerca amatoriale astronomica. Con il Presidente dell’Associazione Fabio Borella esploriamo la storia del GAP e tutti gli ambiti di attività in cui l’Associazione vanta una lunga e consolidata esperienza.

Quando inizia l’avventura del Gruppo Astrofili di Padova?

Il Gruppo Astrofili di Padova nasce il 7 aprile 1965 con l’intento di approfondire la conoscenza dell’astronomia e di divulgarla tramite conferenze, lezioni e serate osservative. Tra i soci fondatori ricordiamo i Professori Luigi Zaninello, Giuliano Romano e Don Marco Restiglian.

Evento osservativo organizzato in occasione dell’eclissi di Sole presso Prato della Valle, la più grande piazza della città di Padova

A tal scopo nel 1982 è stato messo in funzione un Planetario elettromeccanico Galileo Ferraris con 30 posti a sedere, donazione della Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo, ampiamente utilizzato con le scolaresche e con il pubblico adulto. Circa 200.000 persone hanno visitato questo planetario negli anni dal 1982 al 2009. Successivamente il vecchio e glorioso Planetario è stato sostituito da un planetario digitale di ultima generazione, offerto dal Comune di Padova e realizzato anche con la collaborazione del GAP, visitato già da oltre 100.000 persone.

La cupola osservativa è stata invece costruita nel 1985 dal Comune di Padova ed è intitolata allo scienziato patavino Giuseppe Colombo. Lo strumento principale del nostro osservatorio è un telescopio Newton/Cassegrain con uno specchio primario di 410 mm di diametro, anch’esso donato dalla Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo. Questa struttura è stata testimone della scoperta – in tre anni, a partire dal 2000 – di 13 Novae nella Galassia M 31 da parte di un team di giovani studiosi: gli astronomi Francesco Di Mille, attualmente direttore dei telescopi del Carnegie Institution for Science a Las Campanas sull’altopiano di Atacama in Cile, il Dott. Marco Fiaschi e Roberto Cariolato.

Planetario e Osservatorio trovano collocazione all’interno della nostra sede di Padova (via Cornaro 1), dove organizziamo incontri per i soci – di norma il sabato pomeriggio – e svolgiamo lezioni e conferenze. Per eventi con grande affluenza di pubblico prendiamo in affitto teatri e sale.

M42 ripresa dai soci del GAP

Cosa avete in programma a ottobre per il pubblico di appassionati di astronomia?

A ottobre prenderà il via il nostro nuovo programma di serate pubbliche: due presentazioni mensili fino a giugno, di norma nel primo e terzo venerdì del mese. Nonostante il periodo ancora critico, caratterizzato da forti preoccupazioni per l’evoluzione dell’epidemia e da restrizioni, abbiamo organizzato fino a dicembre otto serate, dedicate alla scoperta di vari temi astronomici, in una sala comunale. Sempre a partire dal mese di ottobre saremo impegnati a offrire presentazioni online a un comune limitrofo a Padova, mentre a maggio terremo un corso base di astronomia in presenza. Tra i temi che verranno trattati, l’astrofotografia, l’uso del telescopio e l’evoluzione stellare.

Tutti gli anni proponiamo al pubblico conferenze e corsi organizzati da noi o in collaborazione con associazioni ed enti pubblici. Promuoviamo inoltre numerose serate osservative in cui, con i telescopi presidiati dai nostri soci, accompagniamo il pubblico alla scoperta di oggetti astronomici e rispondiamo alle immancabili domande.

Il nostro gruppo dispone infine di un proprio bollettino informativo, culturale e scientifico, edito ogni quattro mesi e inviato a tutti i soci.

Telescopio dell’Osservatorio “G. Colombo” di Padova

Cosa offrite invece alle scolaresche desiderose di approfondire temi astronomici?

L’attività didattica con le scuole è sempre stata uno dei nostri principali obiettivi. Il fulcro di questa attività è oggi il nuovo Planetario di Padova, in grado di offrire un percorso di visita accattivante e ben strutturato. La visita al Planetario, indirizzata agli studenti di ogni ordine e grado, è articolata in una lezione con un esperto – su un tema astronomico in linea con i programmi scolastici – e nella proiezione di un filmato fulldome. La scuola può scegliere di abbinare a questa visita standard un’altra attività, come l’osservazione strumentale del Sole o il quiz interattivo.

Diversi giovani che sono entrati in contatto con la nostra Associazione e hanno partecipato alle nostre attività hanno poi scelto di intraprendere una carriera scientifica e attualmente svolgono professioni importanti nel campo dell’astronomia e della ricerca. Auguriamo lo stesso percorso pieno di soddisfazioni anche agli studenti che frequentano ora il nostro Osservatorio, iscritti al corso di laurea in Astronomia.

Vi dedicate anche allo studio degli astri?

Sì, l’Osservatorio “G. Colombo” è il luogo deputato alla ricerca. Negli ultimi tempi i soci che studiano astronomia all’Università di Padova stavano analizzando la spettrografia di stelle con la strumentazione a corredo del telescopio, tra cui una camera CCD e una serie di computer con programmi adatti allo scopo. Questa attività, però, si è interrotta nel mese di gennaio 2020 quando la palazzina che ospita la cupola è stata dichiarata inaccessibile dal Comune di Padova, per problemi sia strutturali che di tipo politico e sociale. Dopo oltre un anno non abbiamo ancora avuto indicazioni sui tempi di risoluzione di questi problemi, nonostante le frequenti sollecitazioni.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Abbiamo intenzione di migliorare la struttura dell’Osservatorio e, in particolare, di rendere lo strumento principale più moderno e tecnologicamente avanzato, per poterlo usare con profitto nei prossimi 20 – 30 anni. Questo nostro progetto però si potrà realizzare solo se si sbloccherà l’impasse amministrativo di cui parlavo e che coinvolge l’ex parco Macello di Padova, oggetto di manutenzione, e quindi la palazzina che ospita la nostra sede e l’Osservatorio. Il nostro timore è di non riuscire a riprendere le attività di ricerca e osservative in tempi rapidi. Ovviamente ciò non ci impedirà di continuare a organizzare attività divulgative, come corsi e conferenze.

⇒Per maggiori informazioni www.astrofilipadova.it

Fonte: rivista “Cosmo”. Si ringrazia la redazione di “Cosmo” per la gentile concessione a pubblicare l’articolo sul sito UAI.