Estate all’insegna dell’astronomia con il Gruppo Astrofili Massesi

6 Maggio 2024 / Commenti disabilitati su Estate all’insegna dell’astronomia con il Gruppo Astrofili Massesi

Delegazioni UAI

Il Gruppo Astrofili Massesi (GAM) – in prima linea nella divulgazione della scienza – non va in vacanza. Anche nei mesi estivi, i soci del GAM, animati da una forte passione per gli astri, organizzano per il pubblico di adulti e bambini, di esperti e semplici curiosi del cielo tanti eventi dedicati alla scoperta dell’affascinante mondo dell’astronomia in varie location collocate nella provincia di Massa – Carrara, in Toscana. Spettacoli nel planetario – formidabile strumento di simulazione del cielo – e osservazioni all’oculare di telescopi sono i principali “ingredienti” delle serate astronomiche a cura del Gruppo Astrofili Massesi, delegazione territoriale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), come ci spiega il Presidente del GAM Pietro Baruffetti, con il quale vogliamo anche ripercorrere alcuni momenti cruciali della storia associativa.

Quando nasce il Gruppo Astrofili Massesi?

La nostra associazione nasce per opera di quattro giovani amici che abitavano in una frazione di Massa, nello spazio di nemmeno un km quadrato, esattamente 50 anni fa, nel 1973, in un periodo in cui l’interesse per l’astronomia era forse più diffuso di adesso e senza dubbio coltivato con meno “distrazioni”. L’associazione è attiva nel campo della divulgazione dell’astronomia e delle discipline scientifiche a essa collegate e nel campo della ricerca astronomica amatoriale. Le prime attività di osservazione e di studio dei corpi celesti sono state svolte in collaborazione con il Gruppo Italiano RV Tauri (GIRVT) e con il Gruppo Europeo di Osservazione Stellare (GEOS).

Qual è la vostra sede?

Purtroppo non abbiamo mai avuto una sede di nostra proprietà, ma nel corso degli anni siamo passati da locali privati, messi a disposizione da soci, ad aule scolastiche, concesse in comodato gratuito. Il locale attuale, di proprietà di un socio, è momentaneamente interessato da lavori di ristrutturazione, per cui in questo periodo teniamo riunioni telematiche, presso il Planetario di Marina di Carrara o a casa di uno dei nostri soci. Nella sede associativa teniamo i nostri registri, libri, riviste e gli strumenti astronomici che usiamo durante gli eventi aperti al pubblico. Le riunioni telematiche, introdotte durante la pandemia, si sono rivelate uno strumento molto utile per rimanere in contatto con soci, vecchi e nuovi, disseminati in Italia e in centri di ricerca europei.

L’inizio dell’eclisse solare del 21 agosto 2017 ripresa dai soci del GAM operanti in Colorado

Cosa avete in programma nei mesi estivi per il pubblico di curiosi del cielo?

Terremo le nostre lezioni con cadenza settimanale al Planetario comunale di Marina di Carrara – che gestiamo, in convenzione, dal 2006 – e serate astronomiche, osservative e non, su richiesta di enti pubblici e privati. Le location variano da stabilimenti balneari a rifugi sulle Alpi Apuane, da agriturismi a piazze e castelli nei dintorni di Massa. Invitiamo tutte le persone interessate a partecipare ai nostri eventi a consultare il sito web del Gruppo Astrofili Massesi (GAM) e le pagine facebook del GAM e del planetario di Marina di Carrara.

Come si articolano gli eventi al Planetario di Marina di Carrara?

Apriamo al pubblico le porte del Planetario “A. Masani” di Marina di Carrara tutti i venerdì sera per offrire eventi dal format molto originale. Invece di svolgere la classica lezione sui movimenti del cielo e sul riconoscimento delle costellazioni, offriamo un incontro articolato in tre step. Si parte con l’illustrazione di un tema astronomico, a scelta tra quelli selezionati in tanti anni di attività. Parliamo di circa 100 argomenti, tra cui: “L’astronomia col binocolo”, “L’astronomia al cinema”, “Buchi Neri, Quasar, GRB”, “Leopardi e Pascoli: due poeti appassionati del cielo”. A questa parte segue la classica osservazione dei moti del Sole e del cielo nel corso dell’anno. Mostriamo anche il cielo ad altre latitudini, in presenza di visitatori stranieri. L’incontro si chiude con l’osservazione all’aperto, a occhio nudo o con un vecchio Celestron da 8”, meteo permettendo. In tutte le nostre attività cerchiamo di coinvolgere il maggior numero possibile di soci per garantire una formazione continua e nell’ottica di un ricambio generazionale.

Vi rivolgete anche alle scuole?

Sì, offriamo alle scuole di ogni ordine e grado visite al Planetario “A. Masani” di Marina di Carrara. Nell’arco dell’anno circa cinquanta gruppi di studenti hanno l’opportunità di visitare il planetario in orario diurno, con i nostri esperti. Svolgiamo inoltre – su richiesta delle scuole del territorio – altre tipologie di attività didattiche. Di recente, per esempio, ci siamo recati in un Liceo scientifico della Lunigiana dotato di un newtoniano da 20 cm acquistato anni fa, per illustrare a docenti e studenti il funzionamento del telescopio. Abbiamo svolto un breve corso di astronomia e una lezione pratica sul campo per circa 20 persone interessate a far “rivivere” il loro piccolo tesoro.

Serata astronomica a cura del GAM presso un agriturismo della provincia di Massa – Carrara

Su cosa si focalizzano invece le vostre attività di ricerca astronomica?

L’attività di ricerca astronomica si è ridotta negli anni ed è attualmente incentrata sull’osservazione di occultazioni asteroidali, un settore in cui l’astrofilo può dare ancora un contributo significativo per la comunità scientifica. Parliamo di questo ambito di studi, in modo particolareggiato, nel volume “Piccoli mondi antichi” della collana di libri “I manuali del cielo”  dell’Unione Astrofili Italiani (UAI). Il volume raccoglie gli articoli dedicati al tema delle occultazioni asteroidali pubblicati sulla rivista “Astronomia” dell’UAI dal 2014 al 2020 proponendoli in una veste rinnovata e ampliata, con l’aggiunta di capitoli inediti.

Molti nostri soci sono ricercatori professionisti: dopo la laurea, hanno preso il dottorato in astronomia e astrofisica e ora svolgono il proprio lavoro presso Osservatori astronomici in Italia e all’estero. Ci fa piacere segnalare la grande prevalenza di donne fra questi ricercatori.

Quali eventi della storia associativa ricorda con maggiore entusiasmo?

Sono tanti gli eventi che ricordo con piacere. Posso citare il Congresso Nazionale dell’UAI del 1999 organizzato a Massa e le due “spedizioni” per eclissi totali di Sole: la prima nel 1999 con un pullman che ci portò ad assistere all’eclisse in una campagna nei pressi di Reims, in Francia, e la seconda nel 2017 negli Stati Uniti. Sono indimenticabili anche le disavventure con la fauna notturna in occasione dei campi estivi del GEOS organizzati per due anni in una collina della Lunigiana, le soddisfazioni per le foto di soci selezionate dalla Nasa come APOD (Astronomy Picture of the day), gli incontri all’alba per vedere la Neowise dalla spiaggia o da un rifugio.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Vogliamo continuare sul cammino che pratichiamo da anni e – se ci saranno le condizioni – realizzare un Osservatorio astronomico, anche se ci scoraggia l’inquinamento luminoso che domina tutta la zona di costa del Nord – Ovest della Toscana  e che rende poco appetibili anche le Apuane più vicine a noi. Un altro impegno sarà quello di trovare nuove leve, in grado di animare il gruppo e sostituire i nostri soci più anziani.

Fonte: rivista “Cosmo”. Si ringrazia la redazione di “Cosmo” per la gentile concessione a pubblicare l’articolo sul sito UAI.