Associazione Astrofili di Piombino, passione e professionalità al servizio della collettività

26 Febbraio 2021 / Commenti disabilitati su Associazione Astrofili di Piombino, passione e professionalità al servizio della collettività

Delegazioni UAI

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle Delegazioni territoriali dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), dal 1967 un punto di riferimento culturale, organizzativo e motivazionale per tutti gli appassionati di astronomia. É la volta dell’Associazione Astrofili di Piombino(Livorno), realtà di eccellenza nel territorio toscano, in prima linea nella missione di promozione sociale attraverso la cultura scientifica. Ne parliamo con il Segretario dell’Associazione Paolo Volpini.

Quando e come nasce l’Associazione Astrofili di Piombino?

Dopo un periodo iniziale di attività di un primo gruppo informale di appassionati, l’Associazione si costituisce ufficialmente nel 1976. La prima iniziativa della nuova Associazione fu la contrazione di un prestito finalizzato all’acquisto del telescopio sociale, un newtoniano da 250 mm di diametro della ditta Marcon. Contestualmente fu decisa e intrapresa la realizzazione di un Osservatorio astronomico in località Punta Falcone, attraverso il restauro di un manufatto della II Guerra Mondiale, la cui volumetria dei locali è cresciuta progressivamente negli anni, insieme alla dotazione strumentale. Considerata l’epoca, fu una vera esperienza pionieristica: l’Associazione piombinese fu tra le prime a dotarsi di un proprio Osservatorio che ancora oggi rappresenta il fulcro della nostra attività.

Come si articola la vostra attività di divulgazione e didattica dell’astronomia?

Dopo oltre 40 anni di attività l’Associazione è ormai una realtà consolidata e ben conosciuta nel nostro territorio. Da sempre il venerdì sera rappresenta l’appuntamento per le riunioni dei soci ma anche per la periodica apertura al pubblico. Le richieste crescono esponenzialmente in primavera ed estate, periodi in cui organizziamo aperture straordinarie dell’Osservatorio. Nel corso dell’anno scolastico ospitiamo inoltre numerosi gruppi di studenti provenienti da scuole di ogni ordine e grado.

Quali attività di ricerca portate avanti e quali sono i principali risultati raggiunti?

La nostra Associazione ha tradizionalmente dedicato la maggior parte della propria attività al settore della divulgazione. Da qualche anno tuttavia abbiamo avviato un programma di rinnovamento della strumentazione che ci ha aperto nuove prospettive per la realizzazione di nuove esperienze osservative. In particolare, il recente acquisto di uno spettroscopio ha permesso di provare un campo di osservazioni che per noi costituisce una novità assoluta. La nostra galleria fotografica è estremamente variegata e negli anni ci siamo dedicati alle riprese di immagini di comete, asteroidi, supernove e dei principali eventi astronomici, quali eclissi di Sole e di Luna, transiti di Mercurio e Venere sul disco solare. Di recente abbiamo partecipato a una osservazione coordinata con altre associazioni del transito di un pianeta extrasolare.

telescopio Meade LX600 14″ nella cupola dell’Osservatorio di Punta Falcone

Qual è la dotazione del vostro Osservatorio?

L’osservatorio ha un’ampia dotazione di strumenti per le osservazioni visuali, le riprese fotografiche e per le iniziative pubbliche (http://www.astropiombino.org/index.php?title=Strumentazione). I due principali telescopi in postazione fissa, a colonna, sono: il Telescopio Meade LX600 14″ ACF F/8 Starlock, installato nella cupola e utilizzato per le attività con il pubblico e per le osservazioni in visuale, e il Telescopio riflettore Ritchey-Chrétien, realizzato da Officina Stellare, con diametro di 360 mm, f/8, situato nel locale a piano terra e utilizzato esclusivamente per riprese di immagini e attività di ricerca. Il CCD e lo spettroscopio rimangono costantemente applicati al telescopio principale e a quello installato in parallelo.

Quale attività caratterizza di più l’Associazione?

Il massimo impegno è dedicato alle attività che coinvolgono il pubblico di tutte le età. Ci si può limitare all’aspetto estetico degli eventi celesti o approfondire i fenomeni, le loro cause, le leggi fisiche che li governano, la loro origine ed evoluzione. Particolare impegno è dedicato anche agli incontri su temi astronomici organizzati nell’ambito dei corsi delle Università della Terza Età. Un altro campo in cui l’Associazione è molto attiva è il turismo culturale: crediamo fermamente nella possibilità di fornire un importante contributo alla promozione del nostro territorio. Lo facciamo attraverso le serate osservative presso il nostro Osservatorio, situato in una splendida location panoramica sul mare, con vista sull’arcipelago toscano, e tramite l’allestimento di postazioni osservative in luoghi di interesse storico, dal Castello di Populonia alle mura di Massa Marittima.

Quale momento della storia dell’Associazione ricorda con maggiore emozione?

Impossibile dare una risposta unica. Tra gli eventi astronomici, le eclissi totali di Sole sono indubbiamente i più memorabili. Delegazioni della nostra Associazione hanno partecipato a diversi viaggi astronomici, dall’Austria nel 1999 agli USA nel 2017. Tra le iniziative, ricordiamo il Congresso dell’UAI organizzato a Piombino nel 2004 e gli incontri pubblici con alcuni celebri personaggi: l’astronauta Umberto Guidoni, il Prof. Franco Pacini e l’insostituibile Margherita Hack.

Parliamo del momento attuale, in quali progetti è impegnata l’Associazione?

Dal punto di vista delle osservazioni al momento siamo concentrati sullo sviluppo delle esperienze nel campo della spettroscopia. Per quanto riguarda lo sviluppo della struttura, stiamo progettando il controllo remoto del telescopio Ritchey-Chrétien da 360 mm.

Come immagina invece il futuro dell’Associazione e quali sono i vostri prossimi obiettivi?

Ci auguriamo un maggiore coinvolgimento dei giovani, nella prospettiva di un graduale ricambio generazionale. Organizzeremo nuovi corsi di astronomia e iniziative pubbliche per avvicinare nuovi appassionati all’attività dell’Osservatorio. Speriamo di incrementare la collaborazione con altre associazioni e saremo sempre più presenti in rete, anche sui social, per condividere con un pubblico sempre più ampio l’esperienza dell’osservazione dei corpi celesti.

Fonte: rivista “Nuovo Orione”. Si ringrazia la redazione di “Nuovo Orione” per la gentile concessione a pubblicare l’articolo sul sito UAI.

telescopio Ritchey-Chrétien, realizzato da Officina Stellare con diametro di 360 mm