La Sezione Pianeti UAI è stata fondata nel 1989 da Marco Falorni, cui è intitolato il Premio Falorni, consegnato periodicamente a un osservatore che si sia particolarmente distinto (vedere anche la Storia della Sezione Pianeti).
Questo sito è rivolto a tutti gli appassionati di osservazione planetaria, e offre spunti di approfondimento sia per gli osservatori visuali che per gli appassionati di imaging digitale.
Che si tratti di osservare la rapida evoluzione delle nubi di Giove, le delicate tinte del globo di Saturno, le tempeste su Marte, o dettagli elusivi su Mercurio e Venere (senza dimenticare i lontani Urano e Nettuno), l’osservazione dei pianeti è un’attività che può essere svolta ovunque, non soffre delle limitazioni dovute all’inquinamento luminoso, e offre soddisfazioni anche tramite l’uso di strumenti modesti.
I Coordinatori e gli esperti della Sezione sono a vostra disposizione per accompagnarvi nell’avventura, e per estrarre dalle osservazioni le misure e le valutazioni scientifiche che sono ancora oggi necessarie, anche a livello professionale. La Sezione mette a libera disposizione di tutti gli osservatori il Manuale e i nuovi moduli osservativi, oltre a una serie di altre risorse che si trovano nell’area dedicata del sito.
Dal 1995 (anno della prematura scomparsa del fondatore Falorni) al 2015 la Sezione è stata diretta da Paolo Tanga, che nel 2007 ha promosso la trasformazione del sito della Sezione in un portale Wiki facilmente editabile da tutti i collaboratori. A Tanga è succeduto Marco Vedovato che ha validamente diretto la Sezione fino all’Ottobre 2020, quando Vincenzo della Vecchia ne ha raccolto il testimone.