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30 Luglio 2022 / Comments (0)
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10 Gennaio 2022 / Comments (0)
La mappa mostra i venti sull’Italia ad una quota di circa 10 km dal suolo, dove è localizzato il jet-stream. Generalmente, velocità modeste (colore blu, verde, arancio, venti inferiori ai 30-40 km/h) sono associate a una bassa turbolenza, mentre alte velocità (rosso, giallo, velocità dei venti >50-60 km/h) indicano forti correnti in quota che creano condizioni sfavorevoli per le riprese in alta risoluzione. La corrente a getto appare, quando presente, come una serpeggiante striscia giallo-crema.
Le mappe mostrano anche le isobare (H=alta pressione, L=bassa pressione) a livello del suolo. E’ possibile zoomare (bottoni +/- in alto a destra) e visualizzare i venti a diverse quote (click sul pulsante “Vento” in alto a destra, poi agire sullo slider selezionando l’altitudine desiderata).
Il modello non tiene conto della topografia locale (colline, ostacoli vari, isole di calore urbane) che può avere una importante influenza sulla turbolenza nelle prime centinaia di metri dal suolo. Generalmente, siti che non si trovano sottovento ad alte montagne per qualche decina di km (ovvero sulla cima di queste ultime, quando accessibili) e non lontani dal mare, laghi e corsi d’acqua offrono buone condizioni per l’osservazione in alta risoluzione.
COORDINATORE: VINCENZO DELLA VECCHIA
La Sezione Pianeti della UAI, fondata nel 1989 da Marco Falorni, è il principale punto di riferimento italiano per lo studio dei pianeti del Sistema Solare.
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