Quasi tutto il territorio nazionale è coperto da leggi regionali e provinciali (buone e meno buone) a cui fare riferimento per la limitazione dell’Inquinamento Luminoso. Col tempo alcune leggi sono state completate dal relativo regolamento attuativo mentre altre, non soddisfacenti (tipo la legge 31/2000 del Piemonte), sono state sostituite con testi più efficaci. Molte possiedono zone tutelate cioè maggiore protezione attorno agli osservatori astronomici con raggio di vari km.
Oltre alle delibere regionali è possibile consultare e scaricare anche documenti utilissimi per la loro applicazione come le linee-guida.
Da evidenziare la linea guida per l’illuminazione degli impianti sportivi (utilizzati per “poche ore” ma una vera piaga). E’ stata scritta da un produttore per il Lazio ma adattabile ovunque.
Prima delle leggi Regionali sono stati approvati Regolamenti Comunali in particolar modo nel territorio dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino che collabora da allora con le Polizie Locali per i controlli sui privati, arrivando anche a stipulare un protocollo d’Intesa con la Polizia Locale di Frosinone.
Il controllo da parte degli astrofili, per essere svolto in modo rigoroso, necessita l’utilizzo di appositi strumenti di misura. Infatti, mentre è facile dire che un apparecchio a vetro piano montato orizzontale è anti-inquinamento, cosa possiamo dire sulla luminanza di una superficie stradale o monumentale, l’illuminamento o il fuori sagoma? Servono rispettivamente il luminanzometro e il luxometro.

