Pasqua: festa (anche) astronomica

La Pasqua è la più importante festa della cristianità ed è una festa mobile, cioè non cade sempre nella stessa data. Il concilio di Nicea del 325 stabilì che si sarebbe festeggiata la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. (Qui un approfondimento sulle “date sbagliate della Pasqua“)

Il retaggio di antichi calendari solari e lunari è evidente: le feste e il calendario sono sempre stati legati all’osservazione astronomica del cielo. Il calendario solare si basa sul ciclo delle stagioni; in molte civiltà rurali il capodanno coincideva con l’equinozio di primavera, momento in cui le ore di luce sopraffanno quelle dell’oscurità notturna, il clima si fa più temperato e la natura si risveglia dalla stasi invernale. La Luna scandisce invece l’anno in (circa) 12 mesi (con 11 giorni di anticipo sulla fine dell’anno solare).

L’immagine che pubblichiamo, ripresa dal responsabile di Sezione Paolo Colona con un telescopio Schmidt Cassegrain di 25 cm, ritrae la Luna proprio durante il primo plenilunio di primavera, l’11 aprile 2017, quello che determina la Pasqua (che quest’anno cade il 17 aprile).
È stata pubblicata dall’ANSA – Canale Scienza.

Sul disco pienamente illuminato del nostro satellite (distante in quel momento 394.000 Km) si notano le grandi aree scure dei mari, i bordi brillanti dei crateri e le luminose striature prodotti dal materiale eiettato in seguito ad impatti asteroidali. Il cratere più evidente, in basso, è Tycho.

Per puro caso, che non ha nulla a che fare con i calendari lunari e solari, la sera del plenilunio la Luna si trovava a passare a breve distanza da Giove, nella costellazione della Vergine.
La fotografia in basso, ripresa con un rifrattore apocromatico 88/500 a grande campo (e poi ritagliata), ritrae la coppia, con la Luna che era appena uscita dalla congiunzione eclittica con Giove.

Qualche considerazione astronomica aiuterà ad apprezzare questo scatto:
☆ Giove dista dal Sole 5 volte di più della Luna. Per questo motivo vede un Sole 25 volte più debole di quello che illumina la Luna. Giove però è ben 7 volte più riflettente della Luna. Anche a causa di altri effetti secondari, in conclusione la superficie di Giove appare 4 volte più debole di quella del nostro satellite.
Congiunzione Luna+Giove
☆ Il plenilunio ripreso è importante: stabilisce la data della Pasqua, che infatti cade la prima domenica dopo il primo plenilunio che segue l’equinozio di primavera. Si tratta dell’unico plenilunio che, al giorno d’oggi, determina una festa del nostro calendario.
☆ La foto ritrae in tutto CINQUE lune! Quattro (piccole ma ben visibile ingrandendo la foto) sono quelle di Giove, scoperte da Galileo 511 anni fa e che nel momento della fotografia si trovavano tutte dallo stesso lato rispetto a Giove.

[Paolo Colona]