Comincia il 4 aprile a Roma il primo corso in Italia di Archeoastronomia ed Astronomia Culturale, giunto alla nona edizione.
In (almeno) 8 incontri, il corso mostra l’importanza che il cielo e l’astronomia hanno avuto in tutte le epoche e permette di scoprire l’astronomia nei miti, nelle religioni, nell’architettura sacra, nell’arte e nella letteratura fin dall’antichità.
L’archeoastronomia è la scienza che studia l’uso e il significato simbolico dell’astronomia presso le civiltà del passato: nel corso esploreremo monumenti antichi allineati con le stelle, conoscenze astronomiche celate nei miti, riferimenti all’astronomia (spesso sorprendenti e inattesi) in letteratura, pittura, simbologia, numerologia e nella cultura di tutti i tempi.
Gli argomenti sono innumerevoli, molti di essi sono inediti e sconosciuti al grande pubblico, e comprendono anche alcune scoperte scientifiche originali del docente.
Ecco, a titolo di esempio, alcuni degli argomenti che sono stati affrontati nell’edizione dello scorso anno:
Stonehenge, Piramidi, Astronomia nei miti, Mitraismo; Precessione degli Equinozi; Drago: significato e miti astronomici correlati; Athanasius Kircher; Volvelle di Apiano; Uroboro; bandiera europea ed altre bandiere astronomiche; dodecasterion; Ulisse, Artù e lo Zodiaco; metodo: scettici Vs. appassionati di mistero; cicli celesti e natura; il cielo visto dai bambini; prove dell’astronomia nel Paleolitico; il tema immortale del combattimento con il toro (Lascaux, Gilgamesh, Mitra…); i più antichi calendari; vantaggi strategici delle conoscenze astronomiche in diverse civiltà; retaggi dell’astronomia antica nella cultura moderna; sviluppi tecnologici dovuti allo studio dell’astronomia; la Macchina di Anticitera; monumenti antichi allineati con le stelle; il Disco di Nebra e altri reperti astronomici; cos’è il mito; le figure del cielo nel mito; la divinizzazione del Sole; il grande influsso dell’astronomia sull’architettura sacra, dall’antichità ai giorni nostri; la reputazione dell’astronomia nella storia; l’astronomia in letteratura da Platone a Leopardi; la considerazione dell’astronomia in Cina; astronomia cinese ieri e oggi; influenze dell’astronomia nella filosofia; interpretazione morale del cielo; concetti astronomici nella teologia; la simbologia astronomica nell’araldica e nelle monete. Micene, Babilonia e Göbekli Tepe; Astronomia e astrologia; come nasce l’astrologia; i principi fondamentali della credenza; esempio di oroscopo; la reputazione dell’astrologia nella storia e nelle culture; l’astrologia nell’arte e nella cultura europea; iconografia dei pianeti; l’impatto della Rivoluzione Scientifica e la fine della simbologia astrologica; ancora sul metodo: quant’è facile prendere abbagli in archeoastronomia; esempi di errori tipici e clamorosi; come riconoscere le tesi false. Linguistica: parole di uso comune derivate dall’astronomia; etimologie astronomiche; l’astronomia in Omero, Dante e Calvino; il codice astronomico segreto di Petrarca. L’astronomia nell’arte; monumenti astronomici a Roma e in Italia Centrale; il significato astronomico del Pantheon; i pittori e l’astronomia; quadri celebri su cui è stata fatta indagine “archeoastronomica”; le osservazioni astronomiche di Escher; astronomia e musica; Pitagora; Herschel; Einstein; la valenza dei termini astronomici nelle canzoni; brani “astronomici” contemporanei. L’astronomia nel mito; alcuni miti astronomici e il loro significato; origine e significato delle costellazioni; datazione delle costellazioni; la precessione degli equinozi e le età del mondo; un notevole esempio di mito immortalato nelle stelle. Numerologia celeste: la ricorrenza eccezionale di alcuni numeri; loro origine e significato; la sezione aurea. La conoscenza popolare del cielo ieri e oggi; le realizzazioni di tipo “archeoastronomico” dei tempi moderni; errori e false credenze antiche e moderne, da Aristotele a Galilei; le domande “sbagliate” fatte dal pubblico e le bufale più diffuse dai divulgatori di astronomia; l’origine dell’ordine dei giorni nella settimana, etimologie dei nomi dei mesi, delle stagioni e dei punti cardinali; i nomi dei pleniluni; la ricezione culturale della Cometa di Halley e la fine del mondo del 1910…
Non mancherà un modulo per familiarizzarsi con il cielo, dedicato a conoscere e riconoscere: stelle e costellazioni, pianeti, astronomia sferica, con osservazione ad occhio nudo e al telescopio.
Il corso è tenuto dal responsabile della sezione Archeoastronomia e Storia dell’Astronomia dell’UAI, Paolo Colona, astrofisico ed archeoastronomo, e si svolge presso la sala conferenze di San Gregorio Barbarigo (all’EUR di fronte alla stazione Laurentina della metro B) tutti i lunedì fino al 6 giugno, dalle 21 alle 22.30.
Per i Soci UAI, o per chi si iscrive contestualmente al corso, sono previste riduzioni.
Qui la presentazione ufficiale del Corso di Archeoastronomia: