Nel 2014 presentai al Congresso UAI un lavoro di rassegna e organizzazione degli errori che si riscontrano tipicamente nei lavori archeoastronomico.
o scopo era quello di indicare un metodo per questa disciplina (ogni scienza ha bisogno di un metodo perchè sia considerata tale).
Ne risultarono alcune interessanti linee guida utili sia per riscontrare errori nelle pubblicazioni (proprie o altrui), sia per evitare di commetterli.
La lettura di queste pagine è caldamente consigliata a chiunque si interessi, a qualsiasi livello, di archeoastronomia e di scienze affini. Il metodo esposto ricorre infatti sia a procedure di correttezza logiche che ad applicazioni del metodo scientifico, e risulta quindi di larga utilità.
Applicando le regole esposte nell’articolo è facile individuare le fallacie di tante tesi che affollano internet e TV, permettendo a chi si avvicina a questo affascinante campo di studio di riconoscere le fonti serie scartando quelle inaffidabili, con grande risparmio di tempo.
Le fallacie sono state divise in due grandi gruppi a seconda della loro natura: il gruppo di Ockham per gli errori riconducibili alla logica e quello dell’innamoramento per gli abbagli dovuti ad una disposizione soggettiva eccessivamente permissiva.
L’articolo è corredato da molti esempi di errori raccolti in letteratura e in siti specialistici.
Di seguito due illustrazioni tratte dall’articolo e il link per scaricarlo.
Qui è possibile scaricare il PDF dell’articolo pubblicato sulla rivista Astronomia UAI: Epistemologia dell’archeoastronomia.pdf
[Paolo Colona, SdR Archeoastronomia UAI]