Collabora con la Sezione di Ricerca Archeoastronomia e Storia dell’Astronomia

L’Archeoastronomia e la Storia dell’Astronomia sono due materie di grandissimo fascino che hanno entrambe ancora molto da dirci sull’evoluzione storica delle conoscenze scientifiche e sul nostro rapporto con il cielo attraverso i millenni.

Moltissimi studi vengono condotti anche in Italia.
Agli studiosi, la SdR “Archeoastronomia e Storia dell’Astronomia” offre la pubblicazione su rivista scientifica indicizzata.
Per “rivista scientifica” non si intende genericamente una rivista divulgativa che si occupa di scienza, bensì una rivista i cui articoli sono stati vagliati e autorizzati da un comitato scientifico apposito (è la cosiddetta  peer review).
Questo vuol dire che la ricerca, quando viene pubblicata, ha già un suo status autorevole. L’autorevolezza è maggiore e non confrontabile rispetto alla pubblicazione su riviste magari più note ma prive di controlli di tipo peer review (come ad esempio Focus o altre riviste divulgative di scienza o anche di archeologia).

L’indicizzazione è invece l’inserimento di titolo e abstract dell’articolo all’interno del database di letteratura scientifica della NASA. Grazie a questa operazione, il lavoro sarà visibile agli altri studiosi che si occupano della materia in tutto il mondo e potranno così citarlo nelle proprie pubblicazioni.

Come collaborare con la Sezione di Ricerca Archeoastronomia e Storia dell’Astronomia.

Se sei uno studioso dei temi di interesse della Sezione di Ricerca, puoi informarci dei tuoi studi, inviarci materiale e chiedere consigli. Tramite la Sezione puoi anche trovare altri esperti che possono indirizzarti nella ricerca o condurla con te.

Se intendi pubblicare con noi, l’articolo deve ottemperare a pochi semplici requisiti che elenchiamo di seguito. I primi due saranno d’aiuto soprattutto a chi non ha dimestichezza con la pubblicazione di articoli scientifici, mentre il terzo riguarda tutti, anche chi fa già ricerca:

1)  Stile.
Un articolo scientifico è conciso e non verboso. Indica presupposti, metodo, misure e risultati. Si conclude con una beve considerazione su ciò che è stato scoperto e la sua importanza, e ciò che, eventualmente, va ancora approfondito.
2) Abstract.
L’abstract è il riassunto esauriente più breve possibile (meno di una decina di righe) dei contenuti rilevanti dell’articolo. Dev’essere in inglese per l’indicizzazione.
3) Specificità della materia
Per evitare di perdere tempo con ricerche fuorvianti (pericolo sempre in agguato in campi speculativi), occorre sviluppare il lavoro seguendo le indicazioni date nell’articolo sul metodo e gli errori dell’archeoastronomia.

In ogni caso, se necessario o richiesto, il neofita sarà aiutato nella compilazione di un articolo corretto ed efficace.

Puoi contattarci tramite email: archeoastronomia@uai.it

E sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/ArcheoAstronomiaCulturale/